MANOVRA: IL DECRETO E’ LEGGE; DA PENSIONI A FISCO TUTTE LE MISURE
La manovra economica del governo Monti e’ legge:
con il voto di fiducia e il via libera definitivo del Senato si chiude l’iter
del provvedimento che passa ora alla firma del capo dello Stato. Nessuna
modifica, come previsto, rispetto al testo licenziato dalla Camera. In termini
di indebitamento, al netto degli effetti indotti, la manovra lorda vale 31,2
miliardi nel 2012, 33 miliardi nel 2013 e a 34,9 miliardi nel 2014. La
correzione netta e’ invece di 20,2 miliardi nel 2012, 21,3 miliardi nel 2013 e
21,4 miliardi nel 2014. Le risorse vengono per l’85% dalle entrate, che
ammontano a 26,6 miliardi nel 2012, mentre le minori spese consistono nel 15%,
pari a 4,6 miliardi. Nel 2013 le entrate costituiranno il 79% delle risorse (26
mld) e le minori spese il 21% (6,8 mld), nel 2014 il 74% da entrate (25,8 mld)
contro il 26% di riduzione delle spese (9 mld). Quattro i capitoli centrali del
provvedimento: la riforma delle pensioni; il pacchetto fiscale con il ritorno
della tassa sulla prima casa sotto forma di Imu; il capitolo sviluppo con gli
sgravi Irap per le imprese e le liberalizzazioni ‘soft’; i tagli ai costi della
politica e della pubblica amministrazione con il tetto agli stipendi dei manager
pubblici con deroghe e l’adeguamento alla media europea degli stipendi dei
parlamentari. Con l’approvazione della manovra, ha spiegato il premier, Mario
Monti, intervenendo nell’aula del Senato, l’Italia potra’ “affrontare la crisi a
testa alta”. Monti e’ intervenuto per quasi venti minuti e ha ringraziato il
Parlamento “per il lavoro approfondito” e i partiti della maggioranza che “hanno
rinunciato alla popolarita’, sobbarcandosi un onere nell’interesse del
Paese”.
Il premier ha quindi promesso il “dialogo” con le
parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro. “Per superare la crisi – ha
osservato Monti – e’ essenziale la credibilita’ del sistema Pese ed e’
essenziale che la nostra economia torni a crescere”.
E per questo serve fiducia nel sistema: “E’
essenziale che gli italiani sottoscrivano Bot e Btp, perche’ dobbiamo avere
fidcuia in noi stessi”. Pollice verso e serie di ‘buuu’ dai senatori della Lega,
capitanati da Roberto Calderoli, che gia’ ieri avevano dato vita a una rumorosa
protesta con fischietti e cartelloni per la quale sono stati censurati.
Archiviato il capitolo manovra il governo prepara la fase due che avra’ il suo
perno nella riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali e
nelle liberalizzazioni. “La fase due era gia’ contenuta nella fase uno e sara’
sviluppata con grande celerita’”, ha detto Monti.
Queste le principali misure della manovra:
– TORNA TASSA SU PRIMA CASA, DETRAZIONI FINO A
600 EURO Torna l’Ici-Imu sulla prima casa:0,4% con una detrazione sui primi 200
euro. 50 euro di sconto per ciascun figlio di eta’ non superiore a 26 anni sino
a 400 euro. Prevista la rivalutazione delle rendite catastali al 60%.
– PENSIONI, SALE ETA’ MINIMA E ANZIANITA’ Si
passa al sistema contributivo pro-rata.Dal 2012 l’eta’ minima per andare in
pensione sara’ di 66 anni per gli uomini e di 62 per le donne. Dal 2018 anche le
donne usciranno dal lavoro da 66 anni. Le pensioni di anzianita’ saranno
possibili con 42 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 41 anni e 1 mese
per le donne. Chi vorra’ uscire prima dovra’ pagare una penale. Abolita la
finestra mobile e le quote di anzianita’. Incentivi per chi decidera’ di
lavorare fino a 70 anni.
– STOP INDICIZZAZIONE, SALVI ASSEGNI FINO A 1.400
EURO Bloccata l’indicizzazione delle pensioni per i prossimi due anni. Salve le
pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro.
– CLASSE 52, IN PENSIONE CON 64 ANNI E 35
CONTRIBUTI Ai lavoratori dipendenti del settore privato con un’anzianita’
contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 e che avrebbero
maturato i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2012, sara’ consentito
“in via eccezionale” di andare in pensione anticipata con non meno di 64
anni.
– ASSEGNI ROSA. Potranno andare in pensione a 64
anni le donne che al 31 dicembre 2012 abbiano un’anzianita’ contributiva di
almeno 20 anni e un’eta’ anagrafica di almeno 60 anni.
– SALVI LAVORATORI TERMINI IMERESE. Rientrano
nella deroga alle nuove norme i lavoratori Fiat di Termini Imerese.
– PENALIZZAZIONE ‘ANTICIPATE’. Le pensioni
d’anzianita’ contributiva maturate prima del primo gennaio 2012 subiranno una
riduzione dell’1% per ogni anno di anticipo rispetto all’eta’ minima di 62 anni,
del 2% per ogni anno di ulteriore anticipo rispetto a due anni.
– CONTRIBUTO SOLIDARIETA’ SU PENSIONI D’0RO.
Passa dal 10 al 15% il contributo di solidarieta’ sulle pensioni d’oro. Il
prelievo e’ fissato al 15% per la parte eccedente i 200.000 euro.
– STOP EQUO INDENNIZZO PER CAUSE SERVIZIO.
Abolito l’equo indennizzo e la pensione privilegiata in caso di infortuni su
lavoro.
Escluso il personale del comparto sicurezza,
difesa, soccorso pubblico e dei vigili del fuoco.
– AUMENTO IVA E ACCISE CARBURANTI. Dal 1
settembre 2012 ci sara’ un aumento del 2% sull’aliquota ordinaria del 21% e su
quella agevolata del 10%, a copertura della clausola da attuare solo nel caso in
cui sia necessario. Dal 7 dicembre e’ scattato l’aumento delle accise sui
carburanti.
– SALE L’ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF.
L’addizionale regionale Irpef minima salira’
dallo 0,9% all’1,23%. L’aumento coprira’ le spese sanitarie.
– REVISIONE ISEE. Il numero dei componenti della
famiglia e il loro stato patrimoniale peseranno di piu’ nel calcolo dell’Isee
per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali.
Rafforzati anche i controlli sull’Isee.
– TAGLI A ENTI LOCALI.
Nuovi tagli ai comuni per 1,45 miliardi l’anno e
alle province per 415 milioni. Le regioni a statuto speciale e le province
autonome contribuiranno con 920 milioni di minori trasferimenti.
– PROVINCE. Gli organi in carica delle province
decadranno a scadenza naturale. Per le province che sarebbero dovute andare al
voto il prossimo saranno saranno nominati commissari ad acta.
– DISMISSIONI. Ridefinite le norme per la
dismissione dei terreni agricoli di proprieta’ dello Stato o di Enti
territoriali.
– BOLLO CONTI CORRENTI E CONTI TITOLI. Si estende
ai conti titoli, alle polizze vita e ai fondi mobiliari. Esentati dall’imposta
di bollo i conti correnti con una giacenza media annua non superiore a 5.000
euro. Sale a 100 euro il bollo per le societa’. I buoni fruttiferi postali
saranno tassati dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15% dal 2013.
– TASSA ANONIMATO SU CAPITALI SCUDATI. I capitali
scudati saranno soggetti a un’imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille.
Per il 2012 l’aliquota sara’ del 10 per mille e per il 2013 del 13,5 per
mille.
– IMPOSTA BOLLO SU IMMOBILI ALL’ESTERO. Arriva
inoltre l’imposta di bollo dello 0,76% sul valore degli immobili situati
all’estero da persone fisiche residenti in Italia. Imposta dell’1 per mille
annuo per il 2011 e il 2012 e dell’1,5 per mille dal 2013 sul valore delle
attivita’ finanziarie all’estero dei residenti in Italia.- ARRIVA L’ACE. Viene introdotto il meccanismo
denominato Ace, aiuto alla crescita economica.
– SGRAVI IRAP. Sara’ completamente deducibile
l’Irap ai fini Ires e Irpef. Aumentano agevolazioni Irap per lavoratrici e
under-35. Le imprese potranno dedurre il 10% dell’Irap versata sugli interessi
passivi e oneri assimilati.
– RITORNA L’ICE. Ripristinato l’Istituto per il
Commercio Estero.
FONDO PMI. Viene rifinanziato il fondo di
garanzia per le piccole e medie imprese per 400 milioni l’anno.
– BONUS RISTRUTTURAZIONI E ENERGIA. Possibile
detrarre il 36% delle spese documentate fino a un massimo di 48.000 euro per
immobile. Proroga degli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio
energetico: 55% sino a fine 2012, 36% dal 2013.
– DEFISCALIZZAZIONE INFRASTRUTTURE. La
defiscalizzazione per finanziare le nuove infrastrutture e’ estesa al settore
ferroviario e portuale.
-TRACCIABILITA’, A 1000 EURO SOGLIA CONTANTE.
Scende a 1.000 euro la soglia massima per l’utilizzo del contante. Innalzato
invece il imite da 500 a 1.000 euro per i pagamenti cash, comprese le pensioni,
da parte della Pa.
Previsti conti correnti o di pagamento a costo
zero per le fasce socialmente svantaggiate. Tetto massimo dell’1,5% per le
commissioni a carico dei commercianti sui pagamenti con carta di credito.
– STRETTA SU MASSIMO SCOPERTO. Arriva un tetto
massimo dello 0,5% sulla remunerazione che spetta a banche e intermediari in
caso di conti in ‘rosso. Le clausole che prevedono oneri diversi sono nulle.
– GARANZIA STATO SU PASSIVITA’ BANCHE. Il Tesoro
puo’ concedere la garanzia dello Stato sulle passivita’ delle banche italiane
con scadenza a tre mesi fino a cinque anni.
– LIBERALIZZAZIONI. Scatteranno dal 2012. Per i
negozi deregulation degli orari di apertura non piu’ vincolati alle sole
localita’ turistiche o alle citta’ d’arte. Piena applicazione per le edicole,
mentre rimangono esclusi i taxi. Frenata per la liberalizzazione dei farmaci di
fascia C: quelli per cui serve la ricetta potranno essere venduti solo nelle
farmacie, cosi’ come quelli del sistema endocrino e quelli iniettabili.
– ORDINI PROFESSIONALI.
Rallenta l’iter per l’eventuale abolizione degli
Albi.
– EQUITALIA. Si avra’ tempo per pagare la rata
inevasa al fisco sino alla scadenza della successiva. Possibilita’ di dilazione
nel pagamento, una sola volta, sino a 72 mesi e se peggiora la situazione del
contribuente. I beni dei debitori del fisco pignorati o ipotecati non saranno
piu’ messi all’asta da Equitalia ma potranno essere venduti dai proprietari
stessi.
– NIENTE MANETTE PER ERRORI INVOLONTARI FISCO.
Resta reato mentire al fisco, salvo se l’errore non e’ intenzionale.
– AUMENTO ACCISE SUI CARBURANTI. Dal 7 dicembre
e’ scattato l’aumento delle accise sui carburanti.
– TASSA LUSSO PIU’ LEGGERA, PIU’ CARO TABACCO
SFUSO. La tassa sulle auto di lusso e le imbarcazioni diventa piu’ leggera e la
copertura del mancato gettito sara’ garantita da un aumento dell’accisa sul
tabacco sfuso.
– CANONE RAI. Obbligo per imprese e societa’ di
indicare nella dichiarazione dei redditi il numero di abbonamento speciale a
radio o tv.
– TAGLI STIPENDI PARLAMENTARI.
Dietrofront sul decreto: saranno l’esecutivo e il
Parlamento, ognuno per la sua competenza, ad assumere iniziative immediate per
livellare gli stipendi dei parlamentari italiani a quelli europei.
– SCURE SULLE AUTHORITY. Ridotti i componenti
delle Autorita’ amministrative indipendenti.
– TETTO STIPENDI MANAGER P.A CON DEROGHE. Sara’
usato come parametro massimo lo stipendio del primo presidente della Corte di
Cassazione.
Previste “deroghe motivate” per le posizioni
apicali ma non per ministri e sottosegretari. Tetto massimo anche per i compensi
dei manager delle societa’ non quotate controllate dal Tesoro.
– CNEL. Il numero dei componenti scende a 64.
– DIVIETO CARICHE INCROCIATE BANCHE CONCORRENTI.
Divieto di assumere analoghe cariche gestionali e di controllo in imprese
concorrenti nel campo assicurativo e finanziario.
– EDITORIA. Sistema di contribuzione diretta
finisce con gestione del 2013: dalla fine del 2014 saranno operativi nuovi
criteri per assegnare le risorse. La voce ‘interventi di sostegno all’editoria e
al pluralismo dell’informazione’ e’ stata inserita nell’elenco dei beneficiari
del cosiddetto fondo Letta.
– MISSIONI DI PACE.
Proroga finanziamenti per tutto il 2012 con 700
mln di euro aggiuntivi.
– RISORSE PER TPL. Rifinanziato il trasferimento
alle regioni per il trasporto pubblico locale.
– PROTEZIONE CIVILE. 57 milioni nel 2012.
– FONDI PER ACCADEMIA LINCEI E CRUSCA. In arrivo
fondi per 1,3 milioni all’Accademia dei Lincei per il 2012 e 700 mila euro
all’Accademia della Crusca.
– SCUOLE, MESSA IN SICUREZZA. Il governo dovra’
dare attuazione alle norme per l’adeguamento antisismico delle scuole.
– AUTHORITY TRASPORTI. Attribuite a una delle
Authority esistenti le funzioni per il settore.
– PERMESSO DI SOGGIORNO. Consentita l’attivita’
lavorativa per gli stranieri anche in attesa di rilascio o di rinnovo del
permesso di soggiorno.