Manovra, oggi sciopero dei medici
Stop a 40 mila interventi chirurgici, alle visite specialistiche e di prestazioni diagnostiche ed a tutta l’attività veterinaria connessa al controllo degli alimenti. E’ cominciato questa mattina lo sciopero di 24 ore dei medici per protesta contro la manovra finanziaria del governo. Resta garantita l’urgenza. ”Siamo costretti a ricorrere allo sciopero – hanno sottolineato i sindacati – di fronte a scelte di politica sanitaria che manifestano indifferenza rispetto al valore del lavoro che i professionisti della sanità sono chiamati a svolgere in condizioni sempre più difficili”. ”La carenza di 30.000 medici nei prossimi 4 anni e il licenziamento della metà dei precari impegnati in attività fondamentali a partire dal Pronto Soccorso – hanno aggiunto – si rifletterà in una caduta qualitativa e quantitativa delle prestazioni erogate, con le liste di attesa destinate a misurarsi in semestri”. Dal canto suo il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha ribadito che ”non si prevede blocco del turnover nelle Regioni con i conti a posto e si pensa ai contratti a tempo per valorizzare il merito”. La manovra, ha sottolineato poi il ministro ”non ha toccato la Sanità. Non ha previsto ticket e neppure tagli”.
“Pur essendo una giusta causa – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’assocazione NoiConsumatori.it – non condividiamo il fatto che a farne le spese sono i cittadini i quali si vedono negati le cure e le visite che magari avevano già prenotato qualche mese fa. Questa manovra si dimostra sempre più disattenta ai bisogni e alle esigenze della cittadinanza procurando disagi che sono destinati a peggiorare nel tempo. Ad esempio il rischio del blocco del turn-over comporterà un aumento delle liste d’attesa, che già adesso sono lunghissime e si muovono con estrema lentezza. Ciò comporterà inevitabilmente un incremento nella soluzione intramoenia che sovraccaricherà di lavoro i pochi medici i quali, quindi, patiranno i danni determinati dallo stress. Il risultato finale è che la qualità della cura ospedaliera si abbasserà notevolmente mettendo a repentaglio la sicurezza dei pazienti. Già in questi giorni stiamo assistendo al vergognoso taglio dei letti negli ospedali che provocherà di nuovo il cosiddetto “allarme barella”, ovvero la pericolosa degenza nelle lettighe. Situazione che in passato ci ha visto attivi con la creazione di un “Comitato in difesa delle vittime delle barelle”, un’organizzazione che sosteneva parenti e vittime di questa assurda condizione, attraverso la richiesta di risarcimento danni”.
“Ai cittadini – continua Pisani – deve essere garantito il diritto alla Salute che la manovra economica con la sua politica dei tagli continua ad attentare. Inoltre la riduzione dei finanziamenti ad ogni regione renderà impossibile la creazione dell’integrazione dei servizi alla persona e determinerà l’aumento della spesa previdenziale. Ancora un altro aumento che non farà altro che danneggiare le tasche degli onesti contribuenti!”