Manovra, salta liberalizzazione dei taxi Stipendi ai parlamentari, slittano i tagli
Slittano dal 2012 al 2013 alcune norme sulle liberalizzazioni, tranne
quella sulle farmacie. È una delle novità contenute nel pacchetto degli
emendamenti già presentato dal relatore. Oggi arriveranno alla Camera i
nuovi emendamenti, che contengono le modifiche sulla perequazione delle
pensioni, l’Imu ammorbidita in relazione a redditi e carichi familiari,
le Province e forse i tagli ai parlamentari. Il calendario è serrato:
esame dei provvedimenti accantonati e dei sub-emendamenti fino alle 14,
ora intorno alla quale è atteso in aula il premier, Mario Monti. Poi
l’ok per consegnarela manovra e le modifiche all’aula di Montecitorio per mercoledì.
Saranno le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e
senatori e non un decreto del governo come prevedeva la manovra. Lo
stabilisce un emendamento del governo presentato alle commissioni
Bilancio e Finanze, che «sana» così una norma che sarebbe stata
illegittima.
«Il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea» viene escluso
«dall’ambito di applicazione» dalle misure di liberalizzazione delle
attività economiche previste dall’articolo 34 della manovra. Lo prevede
un emendamento del governo presentato alle Commissioni Bilancio e
Finanze della Camera.
Slitta al 31 dicembre 2012 il termine entro cui vengono riassegnate le funzioni delle province. Mentre
viene fissata una dead line (31 marzo 2013), entro cui giunte e
consigli in carica delle province decadono. Lo prevede un emendamento
alla manovra, presentato dal governo nelle commissioni Bilancio e
Finanze della Camera. Con l’emendamento , si legge nella relazione che
accompagna il provvedimento, «si stabilisce un termine più congruo per
gestire il mutamento normativo, confermando il livello statale di
definizione dei meccanismi elettorali». La proposta di modifica prevede
inoltre una «disciplina transitoria» per gli enti in scadenza anticipata
ed esclude dalla normativa le province autonome.
I Consiglieri delle Circoscrizioni o quelli delle Comunità montane
oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato. Lo
prevede un emendamento del governo alla manovra presentato alle
commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Il decreto stabilisce la
gratuità delle cariche negli enti territoriali non previsti dalla
Costituzione. Tale norma, quindi, entra in vigore solo con il rinnovo
delle cariche.