Manovra, statali: meno 40 euro al mese Brunetta: no drammi, caccia agli sprechi
ROMA
Brunetta: no a drammatizzazioni. Nessuna drammatizzazione ci
Finocchiaro:scoprono casta ma colpiscono i deboli. «Se si invoca
Bersani: non c’è Roma ladrona, ci sono dei ladroni. «Non c’è
Di Pietro: sui tagli gioco al rialzo ridicolo. Antonio Di Pietro sul suo blog per i tagli parla di gioco al rialzo ridicolo: «La
Polverini: enti regionali: chiudere società inutili. «Ho già
Fmi: Italia fiscalmente comportata in modo prudente. «L’Italia
(17 maggio) – Brunetta assicura: nessun taglio agli stipendi dei
dipendenti pubblici. Ma la manovra in arrivo peserà 40 euro lordi al
mese, tredicesima compresa, su ognuno dei 3,5milioni di statali: è la
cifra a cui si arriverebbe se il governo decidesse di bloccare il
rinnovo del contratto scaduto all’inizio del 2010 e di rinviare al 2012
il grosso dell’aumento legato all’inflazione.
tiene a precisare il ministro per la Pubblica amministrazione Reanato
Brunetta: «Stiamo solo andando a caccia di sprechi. Lavorando
collegialmente a livello di governo». Per il ministro i problemi della
Pubblica amministrazione non si risolvono con «tagli ma evitando gli
sprechi: con la modernizzazione della Pubblica amministrazione si
eliminano gli sprechi e si danno più servizi, si fa quasi un miracolo
dando di più e spendendo di meno». E aggiunge: «Nessun taglio agli
stipendi dei dipendenti pubblici. Non stiamo come la Grecia».
in pubblico il taglio del 5% per i parlamentari per poi rivalersi su
gente che guadagna 1.300 euro al mese allora non ci siamo».
Intervistata da l’Unità, la presidente dei senatori del Pd Anna
Finocchiaro si dice «pronta a tutto, a una sola condizione: che la manovra
sia equa. Che non si tocchino i redditi dei più deboli, che non si
tocchino i pensionati o i pensionandi, che non si facciano i condoni.
Se ci sono proposte serie condivise anche con i rappresentanti dei
lavoratori, allora ciascuno farà la sua parte. Su questo non ci sono
dubbi. Voglio ricordare che siamo stati noi a chiedere di aumentare
l’aliquota fiscale a chi guadagna quanto un parlamentare o di più. Noi
aspetteremo le proposte vere e valuteremo. Finora abbiamo sentito
parlare di blocchi alle liquidazioni, congelamento dei rinnovi
contrattuali per i pubblici, chiusura di finestre, tagli alle pensioni,
e non una voce sul rilancio e sullo sviluppo. Ci hanno raccontato che
l’Italia era a posto, che stava meglio degli altri, che i conti erano
in ordine, che potevamo uscire, comprare e spendere, che la crisi non
c’era. Oggi la musica è cambiata di colpo. E ora se la prendono con
l’Europa».
Roma ladrona, ci sono dei ladroni e temo che siate seduti vicini»: così
Pierluigi Bersani si è rivolto ai leghisti nel corso dell’assemblea dei
sindaci e degli amministratori del Pd a Milano. «La Lega – ha affermato
Bersani – era nata come partito antiburocratico e per la moralizzazione
della vita pubblica. Adesso sono nel governo Berlusconi, si prendano le
loro responsabilità». «Sono d’accordo con i tagli purchè non ne
facciano una foglia di fico per misure antipopolari perchè a volte, per
indorare la pillola, si fanno operazioni demagogiche dopo di che si dà
la bastonata».
Santanchè, sottosegretario all’Attuazione del programma di governo,
rilancia con un taglio del 15% e ci mette dentro anche le auto blu. A
sorpresa, si inserisce nell’asta il ministro della Difesa, La Russa,
che taglia corto mettendo sul piatto la rinuncia ad una mensilità. Il
gioco sembra fatto ma, all’ultimo, “il Gasparri pigliatutto” come al
solito la spara più grossa e chiude la partita: rinunciare a tre
mensilità». Di Pietro, invece, propone: «Per gli stipendi dei
parlamentari, dato e non concesso che dovremmo lasciarne a casa almeno
una buona metà tra Montecitorio e palazzo Madama, direi che da domani
basterebbe semplicemente adeguarli ai livelli dei nostri colleghi
europei. E visto che, il presidente del Consiglio sembra privilegiare
la Francia dell’amico Sarkozy, mi stupisce che non abbia proposto lui
stesso un taglio che adegui la remunerazione dall’attuale 144 mila euro
annui dei nostri parlamentari ai 62 mila dei colleghi d’Oltralpe».
detto a tutte le società e agli enti della regione e ho inviato una
nota ai Cda con la quale dico agli amministratori di rivedere i loro
emolumenti perchè in molti casi sono eccessivamente alti». Lo ha detto
la presidente delle Regione Lazio Renata Polverini: «È anche previsto
un processo di alleggerimento di questi enti. Verranno chiuse le
società inutili e verrà creato un coordinamento tra le varie società
che spesso lavorano in modo svincolato».
si è comportata fiscalmente in maniera prudente». Lo ha detto il
direttore del Dipartimento affari fiscali del Fondo monetario
internazionale, Fabio Cottarelli. «Il deficit primario – ha spiegato –
è tra i più bassi tra i paesi avanzati, il problema del debito va
risolto nel medio periodo: è accademico chiedersi se fare un
aggiustamento nei prossimi mesi o nel 2011».