Maradona e il Fisco, udienza rinviata. Pisani: “Da oggi ci avviciniamo alla verità”
La Commissione Tributaria regionale di Napoli a seguito di presentazione di istanza di verificazione documenti e querela di falso presentata dagli avvocati di Diego Armando Maradona, Angelo Pisani e Angelo Scala, ha rinviato il processo sulla querelle fiscale tra Diego Armando Maradona e il fisco italiano riguardante una presunta violazione fiscale di 6 milioni di euro arrivata 40 milioni di euro con interessi e more, all’udienza del 12 febbraio 2014 per l’esame delle eccezioni preliminari.
Nel corso dell’udienza di appello è intervenuto l’avvocato Angelo Pisani, legale di Diego Armando Maradona: “Da oggi ci avviciniamo alla verità dopo l’udienza d’appello tra Maradona e il Fisco italiano. Se la verità verrà fuori, si scoprirà che Maradona non è mai stato un evasore fiscale e il grande equivoco durato oltre 20 anni si sgonfierà come un pallone. L’unica colpa che potrebbe aver avuto Diego è quella di non aver fatto ricorso quando era malato e quindi impossibilitato ad impugnare quell’accertamento mai notificatogli che poi gli stessi giudici dichiarano essere nullo e infondato. Speriamo che ci sarà un giudice coraggioso e capace di risolvere questo scandalo, che faccia vincere la verità e la giustizia non i cavilli che non servono a nessuno. Tutto questo accadrà presto perché abbiamo presentato una istanza di verificazione della documentazione e pretese di Equitalia. Riteniamo – ha denunciato l’avv. Pisani – che il solo estratto ruolo vantato da Equitalia non sia la cartella esattoriale originaria ed originale, né il presunto accertamento fiscale infondato, e visto che ci chiedono 40milioni di euro, di cui 34 solo di interessi, la difesa di Maradona vuole verificare i calcoli di tanti interessi milionari ed esaminare i documenti originali, finora mai visionati in giudizio. I documenti presentati da Equitalia sono solo un estratto di ruolo e quindi una sintesi non un titolo di credito. Noi, pur se sappiamo che l’accertamento fiscale è nullo, e che l’evasione non esiste, pretendiamo di vedere quali sarebbero le cartelle che Equitalia avrebbe notificato a Maradona. Poi, chiederemo di far sentire Careca e Alemao, che potranno confermare ancora una volta, come raccontato anche nel libro di Maradona, che non c’è mai stata evasione fiscale da parte di nessuno in questa vicenda. Careca e Alemao verranno anche testimoniare a favore di Maradona, hanno già dichiarato di essere pronti per raccontare come sono andate le cose 20 anni fa. Oggi era un’udienza tecnica per cui non c’era bisogno della presenza di Maradona, ma solo di esaminare e verificare la veridicità di questi documenti che finora la difesa di Maradona non ha potuto visionare giacché Equitalia si è limitata a portare gli estratti di ruolo senza alcuna validità giuridica. Ogni uomo può compiere degli errori, ma chi compie un errore umano può rimediare e non per questo deve essere dichiarato un evasore fiscale per una cifra assurda di 40milioni. Maradona non ha mai sottratto un euro allo stato italiano ed ha sempre espresso solidarietà alle vittime del Fisco e ai cittadini che soffrono per la crisi economica in Italia. Maradona non vuole essere strumentalizzato e anche quando gli sponsor gli hanno proposto di pagare per lui questo debito, ha rifiutato per tutelare la sua dignità e perché non essendo un evasore, vuole combattere fino alla fine per la verità e per la giustizia, risolvendo in maniera trasparente il rapporto con gli uffici del fisco”.