Mare e spiaggia non corrispondono ai depliant? Il tour operator risarcisce
Se nella vacanza “tutto compreso” il mare non è limpido e la spiaggia
non è pulita come appariva dal depliant promozionale, il tour operator
deve risarcire i danni patrimoniali e lo stress da «vacanza rovinata».
Lo sottolinea la Cassazione (sentenza 5189) confermando la condanna di
un tour operator a rifondere una coppia friulana per la brutta
settimana passata in un hotel di Creta nell’agosto del 1999. Arrivati
sull’isola greca, marito e moglie trovarono la spiaggia sporca e un
tratto di mare inquinato. Dopo aver protestato con l’agenzia di viaggio
rifiutarono la proposta di trasferirsi in un altro albergo in cambio
dell’impegno a non intraprendere alcuna azione risarcitoria. Tornati in
Italia citarono per danni il tour operator e in primo grado persero la
causa. Ma in appello i giudici gli diedero ragione perchè, come
sottolinea la Cassazione «con il contratto avente ad oggetto un
pacchetto turistico tutto compreso, sottoscritto dal cliente sulla base
di una articolata proposta, spesso basata su un depliant illustrativo,
l’organizzatore o il venditore assumono specifici obblighi, soprattutto
di tipo qualitativo, riguardo a modalità di viaggio, sistemazione
alberghiera, livello dei servizi ecc., che vanno esattamente
adempiuti».