Maturità: il 100 è un lontano ricordo. Ecco la nuova ripartizione del voto finale
Cento addio. Anche a Napoli gli studenti che raggiungono il massimo dei
voti sono sempre più mosche bianche in un panorama in cui dominano
punteggi di maturità compresi tra 70 e 80. E non c’è differenza tra
licei e istituti tecnici: gli esami quest’anno si sono caratterizzati
ovunque per una maggiore severità. Un rigore già presente in fase di
ammissione che ha impedito a centinaia di studenti di affrontare
l’esame di Stato. Chi, invece, è riuscito a sedersi davanti alle
commissioni d’esame ha dovuto fare i conti con un nuovo criterio di
attribuzione del voto: 25 punti per i crediti che riflettono il
rendimento scolastico nell’ultimo triennio, 45 per le prove scritte (15
punti per ognuna) e 30 per la prova orale. Un cambiamento rispetto allo
scorso anno che premia chi ha studiato in maniera costante negli ultimi
tre anni (5 punti in più) e meno chi tenta lo sprint finale nella prova
orale (5 punti in meno). E questo sistema, secondo Ivo Brienza docente
dell’Itis «Galileo Ferraris» di Scampia, giustificherebbe i voti più
bassi. «I ragazzi affrontano la maturità con molto impegno, anche
quelli che hanno avuto un minor rendimento scolastico e molti
recuperano proprio all’orale – sostiene Brienza – ma noi preferiamo
fare una selezione a monte, nel passaggio da un anno all’altro e in
sede di ammissione all’esame finale».