Maturità: quest’anno col codice fiscale
L’esame di maturità? Quest’anno avrà il
codice fiscale. Ma scoppia la polemica. L’opposizione teme che «il
codice serva a discriminare gli studenti stranieri appartenenti a
famiglie non regolari». Però il ministro Mariastella Gelmini replica:
«I dati serviranno per combattere l’abbandono scolastico, fenomeno in
preoccupante crescita. In questa operazione non c’è alcuna
strumentalizzazione».
Il numeretto che accompagna ogni
cittadino italiano fin dalla nascita sarà utilizzato come
identificativo, non per discriminare i ragazzi, ma per monitorare i
livelli di preparazione. In attesa di avere un sistema vero di
valutazione, il ministero dell’Istruzione per la prima volta utilizzerà
la macchina degli esami per sapere se i giovani sono preparati.
L’esito
delle prove di ciascuno studente, in italiano, matematica, storia,
ragioneria o qualsiasi altra materia, sarà inserito accanto al codice.
«In pratica verrà rilevata ogni fase dell’esame in modo dettagliato»,
precisa il ministero. Dal voto di ammissione ai singoli voti nelle
materie, al voto finale, tutto sarà classificato. Sarà così possibile
scoprire lacune, o, viceversa, buoni livelli di preparazione. Sarà
inoltre possibile fare statistiche che dicano quali sono le differenze
tra scuole e tra zone del Paese. Le scuole sono state informate con una
circolare del 22 maggio scorso. Degli attuali 424.143 studenti iscritti
all’ultimo anno di corso sarà seguito l’iter, dalla registrazione dei
crediti scolastici con cui accedono all’esame alle prove scritte, fino
al colloquio finale. Per la prima volta “leggeremo” l’enorme mole di
dati che produce l’esame di Stato, momento conclusivo della scuola
superiore. Mentre prima i dati venivano rilevati a livello di scuola,
ora, invece, il riferimento è il singolo studente. Per tutti le prove
inizieranno il 25 giugno, con lo scritto di italiano.
Per
preparare questa operazione gigantesca, la prima del genere per il
nostro sistema nazionale di istruzione, l’ufficio di statistica del
ministero dell’Istruzione ha chiesto alcune settimane fa a tutti gli
istituti di istruzione secondaria di II grado di controllare i codici
fiscali degli studenti del 5° anno, già registrati in anagrafe dello
studente. Inoltre il ministero ha chiesto la collaborazione
dell’Agenzia delle Entrate per la validazione dei codici fiscali, le
eventuali discrepanze rilevate saranno comunicate alle scuole per le
dovute rettifiche. L’opposizione, comunque, esprime perplessità. Dice
Mariangela Bastico, responsabile scuola del Pd: «Preoccupano le norme
volte ad escludere dalla scuola gli studenti figli di immigrati
irregolari, norme contenute nel disegno di legge sulla sicurezza e
preoccupa l’applicazione impropria che alcuni dirigenti scolastici
hanno fatto di queste norme, in via di approvazione».
Intanto,
sono state pubblicate in rete le commissioni dei prossimi esami di
maturità, consultabili sul sito del ministero. Ed è caccia ai
commissari esterni e ai presidenti degli esami, mentre i nominativi
degli oltre 75 mila membri interni che comporranno le commissioni
giudicatrici sono già noti da alcune settimane, in quanto designati
dagli stessi consigli di classe alcune settimane fa.