MAXI-BOCCIATURA Roma, liceo non ha i soldi per attivare i corsi di recupero
Le casse piangono e un liceo romano non sa come far fronte alle spese per i corsi di recupero.
La scuola della Capitale si è trovata senza i fondi per le lezioni
destinate agli alunni che, a fine anno, non avranno raggiunto la
sufficienza in tutte le materie. “Le possibilità – spiega Antonio
Panaccione, preside del liceo scientifico Keplero – sono due, entrambe
assurde: bocciare tutti o regalare tantissimi sei politici“.
Il
preside ha lanciato l’allarme in una lettera aperta al ministro
dell’Istruzione Maria Stella Gelmini. “La rigorosità di preparazione
scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme cozza fragorosamente
con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per
sopravvivere” ha scritto Panaccione. La situazione nella scuola romana
potrebbe degenerare a giugno. “Ci troveremo – continua il preside – di
fronte al tradizionale alto numero di alunni che non avranno raggiunto
la sufficienza in ogni materia e i Consigli di Classe avranno allora
solamente due possibilità: bocciare tutti o regalare tantissimi ‘sei
politici’, soluzioni che distruggerebbero la credibilità della scuola,
portando così nuova linfa alle scuole private”.
Secondo il
preside del Keplero, l’unica soluzione è reistituire quei finanziamenti
“previsti dal decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 (art. 10
sul capitolo 1287) già elargiti nel 2008 e 2009, ora invece eliminati o
peggio girati alle scuole private”. Il Keplero era già balzato sulle
prime pagine dei giornali nei mesi scorsi per essere stato il primo
istituto a Roma ad aver installato i distributori automatici di
profilattici.