Maxi-concorso, Iervolino contro Formez.
“Sarà un concorso a prova di brogli, lo ha detto anche il ministro Brunetta”, ripeteva il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino prima dell’avvio ai test del mega-concorso comunale. E così alle prove si sono presentati circa 130mila persone e troppe sono state le segnalazioni e le denunce di scorrettezze e meccanismi clientelari alla Procura della Repubblica. A distanza di un mese, dunque, quanto assicurava la prima cittadina appare una realtà molto lontana. La sindaca, infatti, ha cambiato idea e si è scagliata contro il Formez minacciando azioni legali, in quanto l’istituto che sta gestendo il concorso, a detta della Iervolino, “è fatto in modo tale da far vincere i più cinici e far perdere i più ansiosi” . E scoppia la polemica. Le strade che potrebbero essere intraprese da Palazzo San Giacomo sono diverse. Anche se al momento la sindaca esclude che il maxiconcorso possa essere azzerato . “ Non ci sono gli estremi per l’annullamento— spiega —, ma si è sprecata l’occasione per gestire un concorso che ci avrebbero copiato altri Comuni».
“La pioggia di polemiche sul concorsone rivelano la mancata trasparenza nello svolgimento dei test – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it -. E’ vergognoso. Il sindaco, dal canto suo, scopre solo adesso la mancata trasparenza accusando pubblicamente il Formez, ma di fatto non ci sarebbero gli estremi per ripeterlo. Quali sono le ragioni? I cittadini hanno diritto a delle prove eque ed oneste – continua Pisani. Vanno tutelati tutti coloro che hanno studiato e si sono impegnati per affrontare le prove e che sono stati bocciati ingiustamente. Inoltre andando a controllare gli elenchi dei promossi pare che ci sia un’alta percentuale di figli e parenti di vigili urbani e addirittura di consiglieri comunali. Una semplice coincidenza? Chiediamo che la Magistratura indaghi in merito per far emergere la verità. Se non fosse così allora per quale motivo la Iervolino ha parlato di concorso ‘poco serio’?”