Maximulte da 1.566 euro ai meccanici che truccano le minicar
Megamulta ai meccanici che truccano le minicar, lavori socialmente
utili al posto di pene detentive e pecuniarie in caso di guida in stato
di ebbrezza o sotto l’effetto di alcol, ma solo per chi non ha
provocato in questo stato incidenti. Sono le principali novità
approvate dalla commissione Lavori pubblici del Senato al ddl sulla
sicurezza stradale che da oggi esamina i 54 emendamenti sospesi.
Cintura di sicurezza sulla macchinetta.
Il giro di vite sulle minicar comprende anche l’uso obbligatorio della
cintura di sicurezza e il divieto di guidare una minicar alle persone
alle quali è stata ritirata o sospesa la patente. La sanzione per i
meccanici che truccano le macchinette portandone la cilindrata oltre i
50 cc. va da un minimo di 389 euro a un massimo di 1.556 euro. È anche
prevista una multa per il proprietario della macchinetta truccata da
148 a 594 euro.
Pene alternative per chi viene pizzicato ubriaco o drogato al volante.
Con il sì a due emendamenti della senatrice Marina Magistrelli (Pd)
arriva il via libera ai lavori di pubblica utilità di durata
corrispondente al periodo di detenzione irrogato e alla conversione
della pena pecuniaria calcolata in 250 euro a giornata di lavoro.
«Abbiamo cercato di essere severi – spiega la senatrice Magistrelli –
adeguando le pene alle necessità del nuovo codice della strada. Si
tratta di una disposizione applicabile una sola volta e solo a chi non
ha provocato incidenti stradali».
Domani divieto di fumo e 150 all’ora. Domani
mattina, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Altero
Matteoli saranno affrontati alcuni nodi del provvedimento, come la
possibilità di destinare parte dei proventi delle multe ai comuni, il
divieto di fumo in auto, l’innalzamento del limite di velocità a 150 km
orari nelle autostrade a 3 corsie con il tutor. Ritirato l’emendamento
che rendeva o obbligatorio l’uso del casco integrale e tutta una serie
di protezioni per i centauri, aspramente cirticani da Confindustria
Ancma e da molte associazioni di consumatori. In tarda serata, spiega
il relatore Angelo Maria Cicolani (Pdl) è arrivato anche «il no
all’emendamento che rendeva obbligatorio l’uso del solo paraschiena per
le moto di grossa cilindrata».
Bocciata la richiesta di Giovanardi di una stretta sugli orari delle discoteche. La
commissione Lavori pubblici non ha accolto l’appello del
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, che
chiedeva di fermare, con l’approvazione di un suo emendamento, le
«stragi del sabato sera». Giovanardi, ha ricordato come «le prime
sedici settimane del 2010 hanno visto purtroppo, con 127 vittime,
crescere del 25,7% il numero delle persone che hanno perso la vita in
incidenti notturni accaduti il venerdì e il sabato notte».
L’emendamento proposto da Giovanardi, che disciplinava gli orari dei
locali notturni e la limitazione della somministrazione e vendita di
alcolici la notte, è stato giudicato dalla commissione non pertinente
con il provvedimento. Andrà inserito in un ddl ad hoc su sicurezza e
commercio.
I sindacati contestano le nuove norme sull’autotrasporto.
Intanto i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Ultrasporti hanno scritto in
una nota congiunta che sul fronte degli emendamenti «si punta
all’immagine ma nel merito si fa altro». Per loro «le modifiche del
Governo inaspriscono eccessivamente i provvedimenti per chi beve, fino
al ricorso al licenziamento per chi ha assunto una quantità di alcol
equivalente a una birra ma, allo stesso tempo, si autorizzano le
imprese di trasporto a far lavorare molte ore in più la settimana gli
autisti, aggirando significativamente le sanzioni».
Il 9 maggio la giornata della bicicletta.
Sono già 1.200 i comuni che hanno aderito alla Giornata nazionale della
bicicletta, realizzata il 9 maggio in collaborazione con l’Associazione
nazionale Comuni italiani (Anci) e l’Associazione nazionale ciclo
motociclo accessori (Acma) ed, eccezionalmente, con il Giro d’Italia.
Un’adesione, quella dei comuni, che «è un segnale importante – ha
affermato il ministro Prestigiacomo – che ci deve spingere a radicare
nella vita di tutti i giorni degli italiani la voglia di bicicletta già
manifestatasi con il successo degli incentivi
del ministero». Il
Giro d’Italia, ha detto il direttore della competizione ciclistica,
Angelo Zomegnan, «è orgoglioso di contribuire agli obiettivi ambientali
del ministro portando in dote ben 477 comuni italiani: quelli
interessati dal passaggio del Giro d’Italia nel 2010».