MAXIRISARCIMENTO per i cittadini napoletani a seguito dell’EMERGENZA MARE INQUINATO, dopo lo stop del funzionamento del depuratore di Cuma
Operatori balneari, ristoratori, commercianti, bagnanti: tutto il settore turistico è messo in ginocchio. Acque non balneabili, poi revoca, poi allarmismo tra la gente circa strane bolle che compaiono sulla pelle subito dopo aver fatto il bagno, da cui escono vermi, poi il depuratore di Cuma che ferma il suo lavoro, lasciando riversare in mare sostanze di ogni genere non filtrate da NULLA. Ma cosa sta succedendo all’ambiente? Cosa succede nella nostra città? Se da un paio d’anni a questa parte abbiamo sopportato e continuiamo a sopportare l’emergenza rifiuti, meglio conosciuta come ‘monnezzopoli’, che tra l’altro oltre il danno ci ha procurato la beffa, dovendo pagare circa il 60% in più per il ‘DIS-servizio’ Tarsu, adesso siamo alle prese con un’altra grande e grave situazione ambientale. ‘Questa volta’ si tratta di emergenza mare inquinato in varie zone del litorale napoletano, notizia che l’Arpac continua a smentire, ma che ormai ha già preso piede tra la popolazione.
Il disastro ambientale che vede protagonista le nostre coste si è andato ad aggiungere ad un altro grave problema: la questione della crisi generale, per cui già c’era stato un calo di clientela presso i lidi, i bar e ristoranti dei litorali napoletani. Poi c’era stata la questione del ticket Miseno, per cui chi voleva trascorrere una giornata di mare, oltre a pagare parcheggio (minimo 5 euro) e lettini (per 2, minimo 12 euro), doveva supportare/sopportare anche la spesa ‘dogana’ versando la somma di 5 euro per autoveicolo, solo per ‘passare’ nella zona ‘vip’.
«Noi dell’Associazione Noiconsumatori.it – dichiara l’avvocato Angelo Pisani, Presidente Nazionale di Noi Consumatori.it – diciamo BASTA a queste prese in giro. I cittadini vogliono sapere dalla Procura, che sta effettuando indagini sul disastro ambientale a Napoli, se è salvaguardata la loro incolumità e vogliono sapere i nomi di coloro che si assumono la responsabilità di dichiarare che il depuratore di Cuma, rimasto non funzionante, non garantendo il filtraggio dell’acqua, non ha inciso in nessun modo sullo stato ambientale dei nostri mari
».
«Noi siamo stufi di essere beffati
– aggiunge l’avvocato Angelo Pisani –, già è successo con la questione rifiuti e anche in quel caso siamo riusciti a far risarcire tanti cittadini che si erano rivolti alla nostra associazione, Noiconsunatori.it, poiché era stato leso un loro diritto: essi avevano la spazzatura sotto casa da mesi e mesi e il fatto aveva in loro provocato stati d’ansia e aveva sconvolto le loro abitudini di vita quotidiana.
«Noiconsumatori.it – continua il Presidente dell’Associazione – sta organizzando le basi per avviare un MAXIRISARCIMENTO per tutti i cittadini che hanno subìto il disastro-mare, soprattutto in vista della stagione estiva: le amministrazioni comunali, l’Hydrogest o chicchessia, ci hanno rovinato le vacanze, ma adesso saremo noi a rovinargliele a loro, perché non è possibile andare avanti così in questa città. Ci restituiscano il nostro mare pulito, le nostre spiagge, strade pulite e ben asfaltate
».
Oltre a tutto ciò si aggiunge l’EMERGENZA LAVORO (e chi più ne ha più ne metta!): in una già precaria situazione lavorativa (e mai come stavolta la parola ‘precaria’ è azzeccata) mancava soltanto che giovani aspiranti bagnini e addetti allo staff dei lidi (sono stati selezionati 1000 per lavorare tutta l’estate), perdessero il lavoro prima ancora di cominciarlo! È un paradosso, ormai la città di Napoli sta diventando una barzelletta.
E ancora: dove sono andati a finire i due milioni e mezzo spesi dalla Regione per ripulire i litorali dopo l’episodio di Cuma, oltre l’altro milione e mezzo stanziato per il litorale vesuviano? La città di Napoli avrebbe potuto ‘campare’ di turismo, se solo gli ‘addetti ai lavori’ fossero stati più responsabili nel non riversare in mare rifiuti di ogni tipo, organici ed inorganici. Sono 20 anni che il golfo di Napoli è classificato secondo al mondo per rischio di tossinfezioni. Siamo senza parole per la mala gestione del nostro territorio.
«Lanciamo un appello alla magistratura affinché indaghi su due ipotesi di reato – ha concluso l’avvocato Pisani –, quella di disastro ambientale e quello di procurato allarme a seguito delle rivelazioni sui pericoli di salute per gli onesti cittadini che pagano esose tasse a cui non viene ormai garantito più nulla, neanche la salute! Ribadiamo la nostra iniziativa di avviare una MAXICAUSA di risarcimento a favore di tutti i cittadini napoletani a seguito della disastrosa questione ambientale
».
Per informazioni e/o assistenza legale lasciamo, di seguito, i nostri contatti:
Segreteria nazionale Noi Consumatori
indirizzo: 80129 NAPOLI – Piazza Vanvitelli, 15
sito:
www.noiconsumatori.it
mail:
[email protected]
recapito
telefonico: 081 556 77 77
sms: 333 71 76 353
vogliamo il nostro mare vogliamo ke il nostro mare sia pulito ci stanno rovinando le vacanze ma poi ce l afacciamo pagare a loro!!!