Mediazione ai fini della conciliazione: si parte davvero
Da mesi ci sentiamo dire: “I decreti attuativi? Saranno resi noti tra qualche giorno”. Ora il provvedimento è stato spedito davvero al Poligrafico dello Stato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale; ordunque, dal 20 marzo 2011 cambia tutto il nostro microcosmo: si dovrà transitare dal conciliatore. Arriva, quindi, l’ultima tessera mancante del puzzle (non chiamiamolo mosaico): il regolamento sugli organismi di conciliazione (decreto ministeriale n. 180) che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 5 nov ’11; già il Presidente dell’Organismo unitario dell’avvocatura, Avv. Maurizio DE TILLA, preannuncia battaglia con l’impugnazione al TAR. L’Avvocatura nel suo complesso lamenta l’assenza dell’assistenza legale obbligatoria nella fase della conciliazione e rappresenta che i requisiti per l’accesso all’Albo dei Conciliatori siano troppo sfumati. Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, il confermato Prof. Avv. Guido ALPA, giurista di statura internazionale, pare che, in occasione di un ennesimo incontro con il Ministro On.le Angelino ALFANO, abbia chiesto l’esclusione quanto meno delle materie del condominio e della responsabilità civile derivante da infortunistica stradale: tutto vano. L’avv.Angelo Pisani commenta:”Sono davvero curioso di vedere quel che accadrà in tema di responsabilità sanitaria ove la “mediaconciliazione” concepita dal legislatore italico sarà irrealizzabile. Notate come sullo sfondo aleggi già la risoluzione del caso da parte dell’Ispettore Derrick: l’assassino della Signora Giustizia morta ammazzata dall’arretrato e dalle disfunzioni, il cui cadavere è stato macabramente rinvenuto nel freezer, è l’avvocato, non il maggiordomo. Più ascolto gli svariati pareri di tutti e più mi convinco di una cosa: pochi si rendono conto del valore straordinario di questa figura, la nostra!, che francamente a me piace immaginare disseminata in mille paesi, in cento valli e non bloccata in cinquanta studi-boutique d’elite cui è pressoché obbligatorio rivolgersi. Sapete coloro che meno ne comprendono il valore e la funzione (sto parlando dell’avvocato che fa bene il suo lavoro, naturalmente)? Senza alzare ulteriori steccati: i Magistrati, proprio i nostri fratelli-cugini che ci sono più vicini per tipologia di funzioni e per frequentazione quotidiana di aule di tribunale. Ma rimpiangerete questi avvocati quando saranno estinti o anche soltanto sopraffatti. Vinti”.