Mediazione e trattamento dati giudiziari: il via libera del Garante Privacy
Il Ministero della Giustizia è autorizzato a trattare i dati giudiziari per la gestione del registro degli organismi di mediazione e dell’elenco degli enti di formazione e per la verifica dei requisiti di onorabilità di soci, associati, amministratori e rappresentanti degli organismi di mediazione e degli enti di formazione di natura privata, nonchè dei singoli mediatori.
Lo ha autorizzato il Garante della Privacy con deliberazione 21 aprile 2011, n. 162 pubblicata in Gazzetta Ufficiale 3 maggio 2011, n. 101.
Il provvedimento autorizza inoltre al trattamento dei dati giudiziari nell’attività di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali i seguenti soggetti:
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organismi di mediazione costituiti da enti privati, con riferimento ai dati dei soci, associati, amministratori e rappresentanti, nonché dei mediatori iscritti;
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organismi di mediazione costituiti da enti pubblici, con riferimento ai dati dei mediatori iscritti;
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enti di formazione, con riferimento ai dati dei soci, associati, amministratori e rappresentanti.
Con deliberazione 21 aprile 2011, n. 161 lo stesso Garante della Privacy ha anche stabilito che i soggetti autorizzati a trattare i dati sensibili (sempre nell’ambito dell’attivita’ di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali) sono gli organismi di mediazione privati di cui all’art. 1, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 e tale trattamento può riguardare “i soli dati e le sole operazioni che risultino indispensabili, pertinenti e non eccedenti in relazione alla specifica controversia oggetto di mediazione e rispetto ad attività che non possano essere svolte mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa”.