Mediterraneating 2005
Fare chiarezza per consumatori; lo sottolinea il Consigliere del ministro Alemanno, Rosario Lopa, intervenendo nel dibattito organizzato all’interno di Mediterraneating 2005.
È importante che tutti i settori preposti, siano concordi sulla necessità di avviare un’iniziativa che miri ad evitare l’aumento indiscriminato dei prezzi nel settore agroalimentare e garantisca il controllo della formazione dei prezzi: è necessario fare chiarezza nelle offerte rivolte ai consumatori. Ha dichiarato Lopa. L’obiettivo da perseguire è quello di garantire un’equa remunerazione ai produttori ed equo prezzo ai consumatori. Per far ciò – prosegue il Consigliere del Mipaf – occorre intervenire con norme chiare che regolamentino il mercato. Il problema principale è il rapporto fra governo centrale, regioni ed enti locali: si tratta di mettere insieme un’azione coordinata sui prezzi, controlli e verifiche per le quali serve una forte sintonia fra Guardia di Finanza, gli organismi di controllo del Mipaf e polizia annonaria.
Naturalmente – ha sottolineato Lopa – occorre agire sulla grande distribuzione, che dipende soprattutto dagli enti locali per quanto riguarda la concessione degli spazi e dei piani commerciali. Bisognerà garantire di più ai produttori, far pagare meno ai consumatori. Questo è l’impegno politico che mira a individuare strumenti operativi tesi a favorire la crescita del sistema dei mercati all’ingrosso, come strutture in grado di agire in chiave calmieratrice contro le spinte all’aumento dei prezzi.
Lo strumento individuato – ribadisce l’esponente del Mipaf -, è quello del Codice di buone pratiche commerciali, un vademecum ad uso degli operatori agroalimentari che sarà messo alla prova in via sperimentale a Bologna e Fondi (Lt), due centri di primaria importanza per quanto riguarda la formazione dei prezzi ortofrutticoli presentato di recente dal Ministro Alemanno.
Il Codice avrebbe in sostanza il compito di fornire i giusti riferimenti agli operatori impegnati nella fase di contrattazione, al fine di mantenere equilibrato il prezzo di vendita dei prodotti. Solo così – ha precisato Lopa – si potrà invertire la tendenza al progressivo calo delle vendite del “fresco” per via della crisi dei consumi.
Alemanno ha assicurato che la filiera del mercato agroalimentare sarà interessata da una fase di forte innovazione che sarà basata nella sostanza sulla trasformazione dei mercati all’ingrosso in centri agroalimentari. I rapporti tra i vari segmenti della filiera produttiva – continua Lopa nel suo intervento al convegno napoletano – vanno regolati in modo trasparente e rigido. Solo se vi sarà una basa contrattuale forte sarà possibile ridurre la forbice dei prezzi tra produttore e consumatore.
Per comprendere l’importanza di queste strutture di distribuzione basti dire che i 144 mercati generali all’ingrosso presenti su tutto il territorio nazionale movimentano oltre il 60% dell’ortofrutta commercializzata in Italia, pari a circa 100 milioni di quintali all’anno, impiegando 40 mila addetti, numero che raggiunge quota 500 mila operatori considerando l’indotto. Il volume d’affari complessivo è pari a circa 18 mld di Euro. Inoltre, il trend delle quantità commercializzate a livello nazionale è in continua crescita, e segna un incremento medio annuo del 4% nonostante la diminuzione dei consumi.
Il sistema dei mercati all’ingrosso potrà dunque giocare un ruolo decisivo per combattere queste distorsioni e contribuire al miglioramento dei controlli sulla qualità dei prodotti, garantendo al tempo stesso maggiore trasparenza e tutela della salute dei consumatori. Noi la nostra parte la stiamo facendo – ha concluso Lopa – infatti ad Alemanno è andato il premio “Amico del consumatore”, riconoscimento creato dall’Intesaconsumatori. Il premio è dedicato a personalità del mondo politico, istituzionale, dell’informazione e della società civile che si sono distinte per l’attenzione mostrata negli anni nei confronti dei consumatori italiani.