“Se gli italiani comprano e consumano meno frutta e verdura è perché ultimamente i prezzi dei generi alimentari, in primi quelli che fanno parte della dieta mediterranea, hanno raggiunto prezzi improponibili”. Lo afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente di NoiConsumatori.it, in merito ai dati trasmessi dalla Coldiretti sulla diminuzione del consumo di frutta e verdura da parte degli italiani. Secondo le statistiche redatte dalla Coldiretti, infatti, negli ultimi dieci anni il consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane è diminuito del 22%: dal 2000 al 2010 si sono persi 100 chili di acquisti a famiglia, passando da 450 chili annui ai 350 chili del 2010.
“Il calo dei consumi di frutta e verdura – aggiunge Pisani – è dovuto all’aumento sproporzionato dei prezzi dal campo alla tavola che ha reso più onerosi gli acquisti, ma ha anche fatto crollare il reddito degli agricoltori. Alla base di questa situazione c’è una cattiva organizzazione e gestione della filiera a valle dell’azienda agricola e per questo – conclude Pisani – è necessario che i produttori agricoli riprendano il controllo dei prodotti lungo tutta il circuito di produzione e che si abbassino i prezzi anche per evitare che gli italiani siano “costretti” – per risparmiare – a cambiare radicalmente le loro abitudini alimentari ed a preferire cibi meno sani rispetto a quelli presenti nella dieta mediterranea”.