“Meno inquini più ti premio” la svolta verde delle Ferrovie
Prima la Frecciarossa, ora i biglietti verdi. Dopo il successo
dell’alta velocità – che sulla Milano-Roma ha ormai conquistato il 50%
del mercato – le Ferrovie dello Stato provano a strappare altri
passeggeri ad aereo e auto giocando il jolly del viaggio ecologico.
Tutti i tagliandi d’accesso sui treni italiani, compresi quelli emessi
online, riporteranno in tempi brevi – oltre a tratta, classe e prezzo –
anche il bilancio ambientale del percorso: vale a dire i numeri che
quantificano quante emissioni (in kg. di CO2) e consumi energetici (in
grammi di petrolio equivalenti) si sono evitati rispetto all’uso sullo
stesso percorso di auto ed aereo.
Non solo: ogni passeggero avrà una sorta di tessera personale su cui,
viaggio dopo viaggio, verranno contabilizzati l’anidride carbonica e il
gasolio “risparmiati”. Una sorta di Mille miglia su rotaia che – come
la cugina dei cieli – accumulerà questi “punti verdi” facendo scattare
un articolato meccanismo di premi. L’elenco, ancora allo studio,
dovrebbero comprendere biglietti gratuiti, sconti e “upgrading” di
classe. E più avanti, se si riusciranno a superare gli scogli tecnici,
persino la possibilità di detrarre fiscalmente parte delle spese di
viaggio.
La sfida del treno ad aereo ed auto, perlomeno sul fronte ecologico,
non ha storia. Per ogni passeggero/chilometro – l’unità di misura su
cui si calcola il bilancio ambientale di un mezzo di trasporto –
scegliendo i convogli delle Fs si producono 44 grammi di CO2 contro i
118 dell’auto, i 140 dell’aereo e i 158 del camion. Stesso discorso sul
fronte del risparmio energetico. Utilizzando la strada ferrata si
consuma il 91% in meno rispetto al volo, il 77% in meno dei camion e il
68% di una vettura.
L’avvento degli eco-biglietti Fs e delle loro promozioni ha l’obiettivo
commerciale di consolidare il lento ma costante recupero di quote di
mercato del treno nel nostro paese. Un fenomeno che ha già garantito,
cifre alla mano, benefici importanti: nel 2008, sui convogli Trenitalia
sono saliti 100mila pendolari in più al giorno. Un aumento del 6% che
si traduce nel risparmio di 65mila viaggi al dì in auto, con 27mila
tonnellate in meno di anidride carbonica scaricate in aria.
I 1.600 passeggeri al giorno che sono passati dalla navetta Roma-Milano
di Alitalia-Air One all’alta velocità dal lancio della Frecciarossa
garantiranno a fine 2008 (magari senza rendersene conto) un risparmio
di altre 30mila tonnellate. E quando a dicembre 2009 entrerà in
esercizio il treno superveloce Torino-Milano-Roma-Salerno, l’intero
sistema dei trasporti italiano dovrebbe produrre – secondo la stima
delle Fs – 2,5 milioni di tonnellate di CO2 in meno ogni dodici mesi.
La scommessa ecologica della società guidata da Mauro Moretti rientra
in un piano continentale per la riduzione dell’effetto-serra che
giocherà molte delle sue possibilità di successo proprio sul taglio
drastico delle emissioni nel settore dei trasporti, aumentate del 27%
tra 1990 e 2006 mentre quasi tutto il resto dell’industria riusciva a
tagliarle. Oggi auto, camion, aerei e treni contano circa per il 20%
del totale di anidride carbonica scaricato nei cieli europei. E
L’Agenzia ambientale di Bruxelles prevede che, ai trend attuali,
l’inquinamento prodotto dal sistema della mobilità sarà superiore nel
2050 a quello di tutti gli altri comparti industriali messi assieme.