Mentire per proteggere il figlio? Per la Cassazione non è reato
ROMA – Una madre che, per difendere il figlio, rilascia
dichiarazioni false e reticenti alle forze dell’ordine non è punibile.
Lo ha stabilito la Cassazione, che ha annullato senza rinvio una
decisione del gup del tribunale di Udine.
A fare ricorso era stata una donna, Marisa H., condannata a un anno e
due mesi perché aveva mentito ai carabinieri per proteggere il figlio
accusato di ricettazione ed evitargli così l’arresto.
La Suprema corte ha accolto il suo ricorso e ha rilevato che “non
andava ritenuta punibile, essendo evidente che la sua condotta fu
determinata dalla necessità di evitare al figlio le gravi ed
inevitabili conseguenze sulla libertà e sull’onore che gli sarebbero
derivate”.