Mentre la città e i suoi cittadini muoiono avvelenati per le condizioni dell’aria e dell’acqua, l’assessore Nasti gonfia il petto per aver trovato il colpevole ..e lo multa!
L’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli rende noto che il
Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale ha elevato un
verbale di 68 euro a carico del soggetto che aveva conficcato un chiodo
di sei centimetri nel tronco di un pino in un parco cittadino per
appoggiarvi un cavo a servizio di una giostra. La violazione accertata
infatti è prevista dall’Ordinanza Sindacale n. 1243 del 29 /6/2005, che
contiene norme a salvaguardia del patrimonio arboreo cittadino.
“Si
dà diffusione della notizia affinchè aumenti la sensibilizzazione dei
cittadini per il rispetto del patrimonio arboreo, e soprattutto al fine
di dissuadere taluni dall’abitudine di utilizzare gli alberi cittadini
come pali per attaccarvi ad esempio cartellonistica varia” ha
dichiarato l’assessore Rino Nasti.
Questo il comunicato del Comune di Napoli.
Una premessa.
Siamo
assolutamente d’accordo che la cultura alla legalita’ e la
sensibilizzazione all’ambiente devono partire dalle piccole cose.
E quindi cio’ che ha fatto e dichiarato Nasti è condivisibile.
Ma non possiamo nasconderci dietro il dito.
Nasti
continua a dare enfasi SOLO alle piccole cose come le due doccie alla
rotonda Diaz o gli alberi piantati alla Villa Comunale.
Assoluto silenzio invece sul grave silenzio
che l’assessore Nasti,come possiamo dimostrare su questo sito,ha fatto
calare sulle continue richieste di avviare un confronto per mettere in
campo specifiche iniziative per il veleno dell’aria che respiriamo.
Si
fa un comunicato sul signore che pianta un chiodo in un albero,mentre
si rimane in silenzio sul problema dei dati di inquinamento in
città,oppure sullo scandalo delle emissioni incontrollate delle navi
nel Porto di Napoli,oppure sul fatto che a Napoli si viva due anni in
meno rispetto alle altre citta’.
Quindi verissimo che la cultura
ambientale si trasmette anche attraverso le piccole cose ma soprattutto
si inculca con l’esempio delle Istituzioni.
E in questa città l’esempio è stato pessimo.
Se il “piantatore del chiodo” è stato multato( giustamente) perchè non lo sono coloro che hanno avvelenato Napoli?
Quanto dovrebbe pagare di multa un comandante di una delle mille navi che avvelena la città con una montagna di co2?
E
quale multa politica ( e non solo) dovrebbe pagare un asessore che ha
SEMPRE rifiutato un confronto per trovare soluzioni sui gravi problemi
ambientali?
Insomma nella Regione del disastro rifiuti,del
disastro inquinamento dell’aria e dell’acqua,del disastro bonifiche
ecco il verbale di 68 euro!