Doppio corteo per una sola causa. «Appiedati» e «motorizzati» insieme per rivendicare il diritto allo studio. Sono i docenti, i non docenti, i genitori e gli alunni del liceo scientifico «Mercalli» che domani mattina scenderanno in piazza per chiedere nuove aule in grado di ospitare dignitosamente gli oltre mille studenti dell’istituto di via Andrea d’Isernia.
Da quando il mese scorso si è deciso di chiudere la succursale nell’ex ospedale Ravaschieri alla Riviera di Chiaia, inadeguata e soprattutto incompatibile con le attuali norme di sicurezza, i ragazzi sono costretti a condividere poco più di trenta aule. Che in altre parole vuol dire rotazioni settimanali, doppi turni, sospensione dei laboratori e di ogni attività integrativa ed extrascolastica.
Da qui la decisione di protestare, di far sentire la propria voce nell’ennesimo tentativo di sensibilizzare l’amministrazione provinciale «sorda ormai da anni – scrivono preside e docenti – ai gravi problemi che affliggono il liceo». Una protesta insolita, a due facce, organizzata con l’obiettivo di coinvolgere un po’ tutti.
Il primo appuntamento è quello per i «motorizzati», ore 9 all’ingresso del Mercalli: un volantino ricorda ai ragazzi che parteciperanno alla manifestazione «di indossare il casco, di portare con sé una persona solo dove la cilindrata lo consenta, di ascoltare e rispettare le indicazioni che verranno impartite».
Per tutti una pettorina con il nome del liceo e una raccomandazione: «Munitevi di fischietti, tamburi, striscioni e quant’altro sia utile a farsi sentire». Gli «appiedati» invece si incontreranno direttamente in piazza Matteotti, dinanzi al palazzo della Provincia, dove confluiranno in blocco i colleghi «motorizzati». Qui, dopo il classico volantinaggio, una speranzosa delegazione chiederà di essere ricevuta dal presidente Luigi Cesaro.