Mercato casa indietro, torna a livelli del 1985
Nel 2012 le abitazioni compravendute in Italia si sono fermate a 444mila unità, il dato più basso dal 1985. È quanto emerge dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. Rispetto ai picchi del 2006 si tratta di quasi un dimezzamento.
Le compravendite di case con mutuo ipotecario nel 2012 registrano una caduta, rispetto al 2011, pari al 38,6%. In linea con l’aumento dei tassi di interesse – sottolinea l’Osservatorio, che si postano a un livello simile al 2006 – la rata mensile iniziale subisce ancora un aumento nel 2012, superando i 700 euro in termini di valore medio nazionale.
La crisi del ‘mattone’ diventa sempre più profonda: nel IV trimestre 2012 il volume delle compravendite immobiliari scende del 29,6% su base annua, segnando il peggior dato dall’inizio della rilevazione, avviata nel 2004.
Nel quarto trimestre del 2012 il mercato residenziale si contrae quasi di un terzo: le compravendite di abitazioni segnano un calo del 30,5%. Guardando a tutto il 2012 le unità immobiliari compravendute in Italia sono state 993.339, quasi 330.000 in meno a confronto con l’anno precedente, registrando una caduta sul 2011 del 24,8%.
Nonostante il crollo delle compravendite di case, nel 2012 il mercato residenziale ha perso il 25,8%, il prezzo ha mostrato solo un contenuto calo. Secondo quanto rileva l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel secondo semestre 2012 infatti, in termini di valore medio un’abitazione venduta a Roma supera i 312 mila euro (3.356 euro al mq) in diminuzione solo dello 0,9% rispetto al semestre precedente. La capitale risulta tra le città più care d’Italia. Oltre i 300.000 euro risulta anche la quotazione media per le case vendute a Firenze (314.600 euro) e Venezia (303.300 euro).
Fonte: www.ansa.it