Mercato case in picchiata Inflazione crolla all’1,1%
Ad aprile l’inflazione su base annua crolla, con la crescita che si ferma all’1,1% dall’1,6% di marzo. Lo rileva l’Istat rivedendo al ribasso le stime (+1,2%). Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo resta invece fermo. Il forte rallentamento è dovuto principalmente alla frenata registrata per i beni energetici.
Ad aprile l’inflazione segna la settima frenata consecutiva, con il tasso di crescita dei prezzi al consumo che si ferma all’1,1% su base annua, ovvero al livello più basso dal dicembre del 2009 (1,0%). Insomma con aprile si torna indietro di quasi tre anni e mezzo. Basti pensare che rispetto a giugno 2012 la crescita dei prezzi risulta ridotta di ben due terzi (era al 3,3%).
Ad aprile il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, ovvero i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori (dal cibo ai carburanti), registra una decisa frenata: l’aumento su base annua si ferma all’1,5%, in forte rallentamento rispetto a marzo (+2,0%). Si tratta del tasso tendenziale più basso dal novembre del 2009, ovvero da quasi tre anni e mezzo. E su base mensile l’indice è addirittura in calo (-0,1%). E’ quanto rileva l’Istat, diffondendo i dati definitivi sull’inflazione.
Il tasso acquisito per il 2013 è così pari all’1%. Sempre ad aprile, fa sapere l’Istat, l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all’1,2% (era +1,4% a marzo). Inoltre ad aprile l’indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell’Unione europea (Ipca), risulta in aumento dello 0,3% su base mensile e dell’1,3% su base annua (dall’1,8% di marzo). In questo caso, l’indice conferma le stime preliminari. Analizzando i diversi capitoli di spesa, rispetto ad aprile 2012, i maggiori tassi di crescita si registrano per l’istruzione (+2,9%), i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+2,7%), e per il gruppo che riunisce le voci relative all’abitazione, all’acqua, all’elettricità e ai combustibili (+2,4%). Invece i prezzi delle comunicazioni e dei trasporti risultano in flessione (rispettivamente -2,5% e -0,2%). Guardando agli energetici, ad aprile il prezzo della benzina diminuisce del 2,0% su base mensile e del 4,0% su base annua, segnando così il calo più forte in termini tendenziali dall’ottobre del 2009. E’ quanto rileva l’Istat nelle stime. Anche il gasolio per mezzi di trasporto segna un discesa, scendendo del 2,3% su marzo e del 3,6% a confronto con 12 mesi prima (flessione annua più forte da novembre 2009). E un minimo si registra pure per il gas naturale, in calo del 3,3% su base mensile, con un aumento annuo che si arresta al 2,0%, il tasso più basso dal luglio del 2010. A livello territoriale, Reggio Calabria (+3,0%) è la città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto ad aprile 2012. Seguono, con aumenti meno marcati, Potenza e Genova (rispettivamente +1,7% e +1,6%).
Crolla il mercato immobiliare della casa nel 2012, perdendo oltre 150 mila compravendite rispetto al 2011. Si tratta, secondo il rapporto immobiliare 2013 di Abi e Agenzia delle Entrate, del peggior risultato dal 1985 quando le abitazioni comprate e vendute erano state circa 430 mila. (ANSA)