Messi nel mirino del fisco spagnolo
“La situazione di Messi, che ora dovrà dimostrare la sua estraneità alle accuse, è molto diversa da quella di Maradona che dalla Procura della Repubblica e dal tribunale è stato assolto dal 1992, dimostrando poi di esser perseguitato da una cartella pazza” spiega ai network l’avv. Angelo Pisani, legale del pibe de Oro.
“Anche il bravo Messi, accusato di frode fiscale, ma pure sul terreno delle tasse, come nello sport del calcio, ossia dentro e fuori dal campo, non può mai esser paragonato al mitico Maradona”, precisa l’avv. Angelo Pisani, amico e difensore del pibe de oro, “l’unico e solo campione del secolo nel mondo del calcio e unico contribuente perseguitato da circa 30 anni per 40 milioni di euro, vittima di una gogna mediatica nonostante l’annullamento dell’ipotesi ed indagine di violazione fiscale del fisco e l’archiviazione dal 1993 dei Giudici penali in suo favore, non riconosciuti da una cartella pazza”.
“Ancora una volta un famoso personaggio dello sport viene accusato di non esser in regola con le tasse e finisce nell’occhio del ciclone per le frequenti pretese del ‘socio’ fisco, ma, nell’augurare anche a Messi, come ha fatto Diego Armando Maradona, anche mettendoci la faccia e convocando una conferenza stampa internazionale per difendere la verità e far vincere la giustizia, di poter dimostrare al mondo intero e carte alla mano di esser estraneo agli addebiti fiscali e alle accuse delle autorità spagnole, sarebbe ora che le leggi fossero più chiare e che tutti gli sportivi in quanto non esperti della materia siano esclusi dal tritacarne del fisco potendosi dedicare tranquillamente ai loro sport responsabilizzando invece per tali addebiti solo le loro società e gli specializzati consulenti, nel caso sanzionati anche severamente, in modo da non macchiare e confondere anche le passioni di tanti tifosi” dichiara l’avv. Angelo Pisani.