Meta’ parlamentari e pagati a gettone
Ridurre il numero di deputati e senatori a 250 per ciascuna camera. E’ quanto prevede la bozza di disegno di legge costituzionale ”recante disposizioni concernenti la riduzione del numero dei parlamentari, l’istituzione del senato federale della Repubblica e la forma di governo”, presentata dal ministro Roberto Calderoli, che sara’ all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri.
”I componenti della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica hanno il dovere di partecipare ai lavori dell’Assemblea e delle Commissioni . Ricevono un’indennita’ stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti”. E’ quanto prevede la bozza di riforma costituzionale che sara’ all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio dei ministri che cosi’ modifica l’articolo 69 della Carta.
PREMIER PUO’ CHIEDERE SCIOGLIMENTO CAMERA – ”Il Presidente della Repubblica può sciogliere la Camera dei deputati, sentiti il suo Presidente e i rappresentanti dei gruppi parlamentari, anche su richiesta del Primo Ministro”. E’ quanto si legge nella bozza di ddl costituzionale che il governo esaminera’ nel prossimo Consiglio dei ministri nella parte in cui si modifica l’articolo 88 della Costituzione che attualmente recita: ”Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse”.
NASCE SENATO FEDERALE – Il Senato diventa ”Senato federale della Repubblica”. Lo prevede l’articolo 2 della proposta di legge Costituzionale presentata dal governo, a firma del ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, per una riforma delle istituzioni. Il Senato federale sara’ composto da 250 senatori (attualmente sono 315). E verra’ ”eletto a suffragio universale e diretto su base regionale”. Ai suoi lavori, prevede la proposta di legge del governo, potranno partecipare ”senza diritto di voto, altri rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali”. Si potra’ essere eletti senatori al compimento dei 21 anni.
PREVISTA SFIDUCIA COSTRUTTIVA CAMERA – Con la nascita del Senato federale e la fine del bicameralismo perfetto, sara’ la Camera dei deputati a dover votare la fiducia al governo. E potra’ avvalersi anche di un meccanismo di ”sfiducia costruttiva”. Lo prevede la bozza di riforma costituzionale del governo, che porta la firma del ministro Roberto Calderoli. ”La riforma – si legge nella relazione illustrativa – mantiene il rapporto di fiducia esclusivamente fra il Governo e la Camera dei Deputati”. Ma l’approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti dell’esecutivo, ”non comporta lo scioglimento necessario della Camera. Infatti, e’ possibile che il Presidente della Repubblica, sulla base dei risultati delle elezioni, nomini un nuovo Primo ministro oppure che la Camera dei Deputati stessa, nell’ambito della medesima maggioranza, individui un nuovo Primo Ministro”
SOPPRESSA CIRCOSCRIZIONE ESTERO – Viene ”soppressa” la circoscrizione Estero. Lo stabilisce la bozza di riforma costituzionale presentata dal governo, a firma del ministro Roberto Calderoli. ”All’articolo 48 della Costituzione, il terzo comma e’ abrogato”, si legge nel testo, con riferimento alla norma costituzionale che attualmente prevede l’esercizio del diritto di voto per l’elezione dei parlamentari, da parte dei cittadini residenti all’estero.
DDL GOVERNO PER ZONA FRANCA A LAMPEDUSA – Un disegno di legge per l’istituzione della zona franca a Lampedusa sara’ esaminato domani in una riunione del preconsiglio dei ministri. Si tratta di una bozza di riforma che figura inserito in un pacchetto di proposte presentate dal ministro per la Semplificazione Calderoli.