Metalmeccanici, imprese pronte a un aumento da 106 euro
Federmeccanica ha alzato da 102 a 106 euro l’offerta di aumento
salariale per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Lo
riferiscono fonti sindacali al termine della riunione con gli
industriali. Fim, Uilm e Federmeccanica hanno sostanzialmente raggiunto
un accordo sulla parte normativa che verrà perfezionata successivamente
per passare poi direttamente all’esame degli aumenti salariali dove le
parti dovranno trattare su una distanza di 13 euro da quanto richiesto
dai sindacati e quanto offerto dalle aziende.
Sempre distanti le prese di posizione della Fiom Cigl, reduce da
uno sciopero proprio sulla questione del rinnovo dei contratti. Un
messaggio, quello della manifestazione della scorsa settimana, molto
chiaro per il vicepresidente di Confindustria con delega alle relazioni industriali. Alberto Bombassei è convinto che si andrà «sicuramente ad una firma separata».
L’augurio
dell’ imprenditore è comunque che «ci possa essere la firma in pochi
giorni in modo da aprire la strada a tanti altri contratti che stanno
per scadere».
«Si configura un accordo illegittimo e di minoranza»ha sottolineato il segretario nazionale della Fiom, Maurizio Landini,
in relazione alla trattativa per il rinnovo del contratto dei
metalmeccanici. La Fiom è e resterà al tavolo del negoziato solo in
veste di osservatore. A Federmeccanica ha presentato una
propria piattaforma con una richiesta salariale di 130 euro mensili
lordi più ulteriori 35 per la contrattazione di secondo livello.
Secondo la Fiom l’attuale contratto, in scadenza il 31 dicembre per la
parte economica, è tuttora in vigore. Pertanto, nel caso di accordo
separato potrebbe anche impugnarlo davanti ai giudici.
«L’accordo che si sta delineando – ha osservato Landini – non tiene
conto dello sciopero e delle manifestazioni della Fiom, tantomeno della
possibilità di una verifica democratica tra i lavoratori. Il contratto
è in vigore fino al 2011. Quello per noi è il punto di riferimento».
Sulla possibilità che le tute blu della Cgil possano tornare in piazza,
Landini ha tagliato corto: «Ogni cosa a suo tempo. Avendo osservato le
cose viste oggi credo che si vada verso la conclusione».