Metropolitana: stop ai fondi, dieci stazioni restano senza sorveglianza
Stazioni metro a rischio sicurezza. Dal primo luglio infatti, nelle stazioni della metropolitana linea 1, sarà tagliato il personale di sorveglianza fissa per mancanza di fondi. La scure colpirà ben dieci stazioni su quindici. Rimarranno protette, con supporti di sorveglianza fissa, le stazioni di Piscinola, Vanvitelli e Dante, nelle quali le guardie giurate copriranno l’intero turno giornaliero; ovvero quello che va dalle sei del mattino a mezzanotte.
Per altre due stazioni, invece, Museo e Chiaiano, gli orari di copertura del servizio di security saranno ridotti. Sarà assicurata soltanto la copertura pomeridiana, dalle sedici e trenta a mezzanotte. Per tutte le altre dieci il discorso cambia. Non ci sarà alcun supporto fisso di sicurezza, ma potranno all’occorrenza essere utilizzati agenti delle altre stazioni. Rimarrà scoperta la stazione di Medaglie d’Oro e Materdei.
Stessa sorte per Frullone, Colli Aminei, Policlinico, Quattro Giornate e la nuovissima stazione Università. La situazione non cambia neanche per le stazioni a doppio ingresso; Salvator Rosa, Rione Alto e Montendonzelli. In forma diversa, al manifestarsi di particolari esigenze, alla stazione di Colli Aminei potrà correre in soccorso o l’unità cinofila o la guardia giurata che presta servizio h24 presso gli uffici situati nei pressi. L’agente di Piscinola potrà essere utilizzato invece, all’occorrenza, in altre stazioni a partire dalle dieci del mattino, in particolare potrà supportare Frullone e Policlinico.
Mentre quello di Vanvitelli potrà correre in soccorso a Medaglie d’Oro a Montendonzelli, Rione Alto e Quatto Giornate, ma a meno che non si rifacciano al dono dell’ubiquità sarà impresa al quanto ardua, in caso di doppia o addirittura tripla emergenza.
Ovviamente tutto si inquadra nelle difficoltà economiche nelle quali versano le casse comunali. Metronapoli come Anm sono società partecipate e dunque si trovano costrette a compiere dei tagli che vanno a discapito dell’utenza e dei consumatori. L’unico sistema di sicurezza che continuerà ad agire da deterrente, nelle stazioni scoperte, sarà quello della videosorveglianza.
La risposta del delegato provinciale dell’Assoutenti Campania, Antonio Di Gennaro, non si fa attendere: «Chiediamo un immediato confronto con i vertici aziendali. Si deve garantire ai cittadini protezione. Il risparmio non si può fare a discapito del diritto dell’utente».