Microsoft-Ue, segnali di pace su Windows il browser libero
I titoli di coda non hanno ancora cominciato a scorrere ma la lunga e
costosa guerra Microsoft-Ue si avvia ormai al termine: oggi l’antitrust
europeo ha detto sì alle proposte del colosso informatico per mettere
fine alla guerra dei browser e garantire ai consumatori Ue di poter
esplorare la rete con navigatori diversi da Internet Explorer (IE).
Microsoft ha proposto di lasciare ai produttori di
computer la scelta sul tipo di browser predefinito da installare,
laddove prima Explorer era l’unica opzione. E Bruxelles “non tollererà
pressioni sui produttori”.
Anche i vecchi utenti, cioè quelli
hanno già un pc con IE installato di default, avranno la possibilità di
scegliere: su ogni pc apparirà una finestra con i diversi navigatori (i
più diffusi, dopo IE, sono Firefox di Mozilla, Chrome di Google e
Opera) e due opzioni: ‘maggiori informazioni’ o ‘installa’. E se ne
potrà anche installare più di uno.
“Tutti gli utenti potranno decidere da
soli, Microsoft ha riconosciuto il principio della libera scelta e
questo è un passo nella giusta direzione”, ha detto oggi il commissario
alla Concorrenza, Neelie Kroes. La Commissione, che oggi ha approvato
l’ipotesi della casa di Redmond, deve ora consultarsi anche con i
concorrenti del colosso informatico. Se anche loro daranno parere
positivo (hanno un mese di tempo per rispondere), Microsoft dovrà
equipaggiare i computer venduti in Europa secondo le nuove regole.
L’accordo, vincolante, durerà cinque anni.
La guerra dei browser è scoppiata
perché la vendita collegata di Internet Explorer con il sistema
operativo Windows ha avuto per effetto quello di equipaggiare con il
browser di Microsoft il 90% dei pc del mondo. Bruxelles aveva quindi
chiesto a Microsoft di proporre una soluzione che aprisse il mercato
anche agli altri concorrenti. Ed evitare così una nuova sanzione record
dopo la stangata di 899 milioni di euro del febbraio 2008 e la multa da
497 milioni del 2004, tutte comminate per abuso di posizione dominante.
Soddisfatti, oltre che a Bruxelles, anche in
casa Microsoft: “E’ un grande passo per chiudere la guerra con la Ue”,
ha detto oggi Brad Smith, consulente del gruppo. Per chiudere
definitivamente la partita occorre ora sciogliere il nodo
dell’interoperabilità (o dialogo tecnico) di tutti i software con il
sistema operativo Windows. Affare, anche questo, che sembra volgere al
lieto fine: per la Kroes “Microsoft ha già cominciato a rendere
pubbliche le informazioni richieste”, e per Smith si potrebbe arrivare
ad una soluzione “entro la fine dell’anno”.