Milano, bambini con mamme, papà e nonni tutti con le mascherine anti inquinamento
MILANO – Bambini, tanti bambini con mamme, papà e nonni con
indosso mascherine antismog. Le famiglie di Milano hanno risposto
numerose all’appello del Comitato genitori contro l’inquinamento
atmosferico, che ha costretto il sindaco Moratti a decretare,
domani, il blocco totale della circolazione delle auto. Alla
manifestazione davanti a Palazzo Marino hanno partecipato anche le
mamme del gruppo “Ora (d’Aria)”. La richiesta di tutti è una sola:
aria più pulita e politiche serie contro l’inquinamento. “La
proposta delle mamme di Ora (d’Aria) ha sfondato una porta aperta
con noi”, spiega Elena Sisiti, del Comitato genitori antismog.
“Siamo qui per chiedere sempre le stesse cose: politiche serie
contro il traffico e che i cittadini siano informati. Non è
possibile che si continui a dire che il traffico non c’entra.
Speriamo che questo sia un punto di svolta. Il sindaco ha provato a
fare qualcosa. Probabilmente sarà inefficace – aggiunge a proposito
del blocco della auto previsto per domani – ma bisogna continuare.
Le targhe alterne sarebbero il minimo”.
I Verdi denunciano Alemanno e Moratti. Nel
frattempo, i Verdi hanno denunciato il sindaco di Roma, Gianni
Alemanno, e quello di Milano, Letizia Moratti per i mancati
provvedimenti sullo smog nella capitale e nel capoluogo lombardo.
Lo ha annunciato il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, nel corso
della presentazione di dossier sui costi socio-economici
dell’inquinamento atmosferico in Italia, oggi di fronte la sede Rai
di viale Mazzini a Roma. “Al procuratore Toro, capo della Procura
ambientale – ha detto Bonelli – presenteremo un esposto al comune
di Roma”. La stessa cosa accadrà anche “per le altre città
italiane”, dove si sono verificati sforamenti dei limiti di
concentrazione di inquinanti e “per l’omissione dei sindaci”
rispetto ai provvedimenti. In particolare, riferisce il presidente
dei Verdi, “a Roma nel 2009 ci sono stati 419 sforamenti di Pm10
(polveri sottili) rilevati dalle centraline e già 11 sono nel
2010”, mentre il limite per la salute umana fissato dalla direttiva
Ue è di 35 giorni di superamenti in un anno.
Lo smog uccide 20 persone al giorno. Sempre a
proposito della capitale, riferisce Bonelli, “c’è un fatto grave
alla base dell’esposto: il comune di Roma non mette più i dati
sulla qualità dell’aria sul sito, che una direttiva Ue obbliga a
pubblicare e non prende misure anti-inquinamento”. Secondo il
presidente dei Verdi “ci troviamo di fronte a un omicidio plurimo
colposo, si tratta di una strage di vite” pari “a oltre 7.000 morti
all’anno”, circa 20 aql giorno. Adesso, ha concluso Bonelli, “la
politica deve fare delle scelte, quelle che non ha fatto Alemanno e
che non si decidono a prendere i ministri Prestigiacomo e
Matteoli”.
E costa 4,5 miliardi l’anno. I costi dovuti
all’inquinamento in Italia sono di circa 4,5 miliardi di euro
all’anno. E, prendendo in considerazione soltanto le 8 maggiori
città (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Firenze, e
Palermo), il controvalore delle giornate lavorative perse (pari a
2.800.000) è di 2 miliardi di euro all’anno per cause attribuibili
all’inquinamento atmosferico e, soprattutto, alla concentrazione di
polveri sottili. Mentre i costi sanitari e di ospedalizzazione
pesano fortemente sul Sistema sanitario nazionale tra assistenza
medica e farmaceutica stimabile nella cifra di 2,5-3 miliardi di
euro. E’ questo l’allarme economico-sociale secondo alcuni dati
contenuti in un dossier sui costi sanitari, sociali e sulla
mortalità da inquinamento nelle città italiane “Le polveri
assasine” lanciato oggi dal presidente dei Verdi, Angelo Bonelli,
che da tre giorni è in sciopero della fame per denunciare la
scomparsa dei temi ambientali dalla televisione italiana.
I più inquinati d’Europa. Secondo il dossier
“L’Italia è tra i paesi europei in cui si registra, in media, la
maggior percentuale di popolazione urbana esposta ad elevate
concentrazioni di sostanze inquinanti: oltre il 905% di polveri
sottili e più del 50% di biossido di azoto che portano a oltre
6.000 ricoveri per problemi cardiovascolari e respiratori e circa
65.000 casi di bronchite acuta e attacchi di asma concentrati in
modo particolare tra i giovani”. Il traffico veicolare, si legge
nel dossier, è l’imputato principale: dai dati del Censis si
riscontra che, per esempio, i milanesi passano nella propria auto o
su un mezzo pubblico 5,3 anni della propria vita, i bolognesi 5,9
anni, i romani 6,9 anni e i napoletani 7,2 anni. – In Europa
l’inquinamento atmosferico è uno dei principali fattori di rischio
per la salute nelle aree urbane: l’Organizzazione mondiale della
sanità (Oms) avverte che l’inquinamento da polveri fini
nell’ambiente urbano è responsabile ogni anno di circa 100.000
morti e 725.000 anni di vita persi.