Milano verso la parita’. Spread Btp-Bund in calo
Continua la tempesta sui mercati, coi timori del contagio della crisi che stanno infuriando sulle borse, Milano in prima fila mentre gli spread volano alle stelle. Piazza Affari dopo aver toccato -4% perde intorno all’1,30%; lo spread tra il Btp decennale e il bund tedesco è intorno ai 330 punti. Non se la passano bene le altre piazze europee, tutte in accentuato segno meno con la bufera che infuria soprattutto sui titoli bancari, né è andata meglio sui mercati asiatici che hanno chiuso in rosso. La crisi del debito è oggi sul tavolo dell’Ecofin. ‘I problemi dell’Italia sono dettati dai mercatì dice da Washington il neo direttore dell’Fmi Cristine Lagarde, criticando il ruolo delle agenzie di rating.
ASTA BOT, RENDIMENTI ALL’INSU’ – Si è chiusa l’asta di Bot da 6,75 miliardi di euro (con scadenza 16 luglio 2012). In deciso aumento i rendimenti, saliti al 3,67% dal 2,147% precedente. I rendimenti odierni rappresentano i massimi dal 2008 con un incremento dell’1,523% rispetto all’asta precedente. In particolare, secondo quanto comunica il Tesoro, su 6,75 miliardi di euro offerti sono stati richiesti titoli per 10,4 miliardi di euro.
In calo la domanda nell’asta odierna dei Bot annuali da 6,75 miliardi. Il rapporto fra domanda e offerta è risultato infatti pari a 1,55 contro quota 1,71 dell’asta precedente.
Le stime del mercato indicavano un aumento certo dei rendimenti sebbene la ‘forbice’ fosse intorno al 2,5-2,8%. Secondo gli analisti tuttavia, che si dicevano sicuri del successo complessivo dell’asta, vi erano molti fattori di incertezza e perciò le previsioni sui rendimenti erano difficili. “Bisogna vedere ora – commenta a caldo un operatore dopo l’esito dell’asta – se questi rendimenti sono frutto di una giornata ‘nera’ oppure sono strutturali per i prossimi mesi”. Giovedì è prevista una nuova asta di Btp per complessivi 5 miliardi di euro.
EURO IN CALO SOTTO 1,40 DOLLARI – Euro in calo sui mercati internazionali sia rispetto al dollaro sia rispetto allo yen. La moneta unica europea passa infatti di mano a 1,3931 contro il biglietto verde e a 111,37 rispetto allo yen. L’incertezza sul debito sovrano dei paesi periferici di Eurolandia e il timore del contagio pesano sulle quotazioni della moneta unica che ieri sera a Wall Street segnava 1,4019 sul dollaro.
LAGARDE,’CRISI IN ITALIA DETTATA DA MERCATI,PIL MIGLIORI’ – La crisi in Italia è “essenzialmente determinata dai mercati, ai quali il governo italiano e i suoi partner europei saranno molto attenti”. Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Christine Lagarde, ammette però che la crescita economica italiana deve migliorare per assicurare la stabilità: “é essenziale per ristabilire la situazione, oltre alle misure già decise con l’obiettivo di riportare il deficit al 3% nel 2012”. “Alcune cifre dell’Italia sono eccellenti. Il deficit primario è uno dei migliori. Il debito è particolare nelle sue caratteristiche perché è detenuto all’interno del paese. E’ chiaro che l’Italia si confronta al momento con problemi che sono dettati dai mercati” afferma Lagarde, criticando le agenzie di rating che, nella crisi europea, “giocano un ruolo. Non c’é dubbio”. Nei giorni scorsi Moody’s ha tagliato il rating del Portogallo a spazzatura, sollevando critiche dall’Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea (Bce). E alimentando la spirale della crisi europea, già infiammata dalla Grecia. “La Grecia ha lavorato molto per ridurre il deficit e riuscire a riequilibrare il budget di 5 punti percentuali del pil. Si tratta di una performance considerevole ma sappiamo tutti non sufficiente: bisogna fare di più. La soluzione dovrà essere trovata fra i partner europei, compreso il governo greco, la troika (il Fmi, la Commissione Europea e la Bce)”. Sul nuovo piano di aiuti alla Grecia e la parte che il Fmi potrebbe giocare, Lagarde afferma: “Non siamo ancora in una fase di studio delle condizioni, dei termini, della durata e del volume. Nulla puòessere considerato come acquisito”. Il Fmi ha dato il disco verde alla quinta tranche da 3,2 miliardi di dollari del prestito accordato alla Grecia lo scorso anno. La sesta tranche dipende dal secondo piano di aiuti che le autorità europee valutano.