Moody’s declassa, ma Milano corre. Ue: su Italia manteniamo nostro giudizio
Piazza Affari rimane in positivo insieme alle altre Borse europee, in attesa anche di dati Usa, tra i quali le richieste di ipoteche e l’andamento dell’occupazione: avvicinandosi a metà seduta Milano cresce dell’1,6%. Tra i titoli principali, il migliore è Tenaris, che sale del 4,31%, seguito da Tod’s (+4,26%) e da Fiat industrial, in rialzo del 3,11%. Positiva anche la società dell’auto (+1,80%) dopo lo scivolone di ieri, ma meglio fa Eni, che cresce del 2,86%. Tonica Impregilo (+2,79%) il giorno dopo la salita all’8% del gruppo Salini. Frena la corsa il settore del credito: Unicredit sale dell’1,48%, Mediobanca dell’1,15%, Intesa dello 0,81%, Bpm dello 0,66% dopo una fiammata iniziale. Debole Fondiaria Sai (-1,20%) che aveva aperto bene, ma le vendite colpiscono anche Finmeccanica (-1,75%) e Telecom Italia, che cede l’1,68% dopo l’aumento in controcorrente di ieri. Nel paniere a minore capitalizzazione, si conferma lo strappo al rialzo di Rcs (+11,92% teorico in asta di volatilità).
EUROPA PROSEGUE IN RIALZO DOPO MUTUI USA, PARIGI +3% – Il calo delle richieste settimanali di mutui negli Usa non intacca la buona intonazione delle principali borse europee. Londra guadagna il 2,41%, Parigi il 3,31% e Francoforte il 3,73%. In luce i finanziari Deutsche Bank (+7,06%), Axa (+6,42%) e Bnp (+6,2%), insieme agli estrattivo-minerari Rio Tinto (+5,59%) e Bhp Billiton (+5,49%). Bene anche Milano (+2,2%), spinta da Tod’s (+5,57%), Pirelli (+5,35%), Fiat Industrial (+4,95%) e Fiat (+4,15%). Giù Bpm (-1,87%), brillante Rcs (+15,37%) dopo un congelamento al rialzo. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra +2,32% – Parigi +3,31% – Francoforte +3,73% – Madrid +1,77% – Milano +2,15% – Amsterdam +2,09% – Stoccolma +2,32% – Zurigo +0,96%.
UE, SU ITALIA MANTENIAMO NOSTRO GIUDIZIO – Sull’Italia la “Commissione Ue mantiene il suo giudizio”, secondo il quale “il Paese ha preso seri impegni di consolidamento fiscale che vanno nella giusta direzione, e che le permettono di arrivare al pareggio di bilancio nel 2013”: lo ha detto un portavoce della commissione Ue commentando il taglio del rating da parte di Moody’s.
BCE COMPRA TITOLI DI STATO ITALIANI E SPAGNOLI – La Banca centrale europea sta comprando titoli di Stato europei, in particolare di Italia e Spagna. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg che cita fonti informate sulle transazioni.
SPREAD NON REGISTRANO MOODY, BTP-BUND A 374 PUNTI – Gli spread fra Btp e Bund non vengono colpiti dal taglio del rating dell’Italia. All’avvio delle contrattazioni, il differenziale resta stabile intorno ai 374 punti, poco sotto la chiusura di ieri. Invariati anche i Bonos spagnoli, il cui spread con i Bund si attesta a 334 punti.
MUSSARI,ORA MISURE PER CRESCITA – Il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ritiene necessario, dopo il declassamento del rating italiano da parte di Moody’s, di attuare “le misure per la crescita” chieste nel giudizio. Mussari ha quindi ricordato le misure chieste “nel documento comune delle imprese italiane (tra cui l’Abi ndr)” presentato nei giorni scorsi.
Il presidente dell’Abi ha quindi rilevato come le proposte contenute nel documento comune delle imprese traccino “una traiettoria sostenibile della crescita e sono una risposta a quanto ci chiede Moody’s”. Nel giudizio dell’agenzia infatti, secondo Mussari, “c’é un tema di implementazione delle misure prese (dal governo) e c’é un tema di misure per la crescita da prendere”. A chi gli chiedeva quali saranno gli effetti sulle banche italiane dal declassamento, in una situazione che già vede un maggiore costo del funding, Mussari ha risposto come “é tutta una conseguenza dello stesso problema, lo abbiamo detto più volte, ovvero del nodo della crescita”.
SANGALLI, AGIRE SUBITO, RECESSIONE DIETRO L’ANGOLO – Il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli invita a “innescare un circolo virtuoso tra risanamento e crescita”, sottolineando che “bisogna agire subito perché la stagnazione è alle porte e la recessione è dietro l’angolo”. Nel suo intervento al convegno nazionale sul commercio, Sangalli spiega come occorra “salvare l’Italia e rilanciare la crescita”.
MOODY’S DECLASSA ITALIA – Dopo Standard&Poor’s il nuovo ‘schiaffo’ arriva da Moody’s. Poco meno di 2 settimane dopo il taglio del rating sul debito italiano da parte di S&P, è la volta di Moody’s a declassare da Aa2 ad A2 il ‘voto’ sull’Italia. Con l’aggravante di un outlook, cioé una prospettiva futura, negativo. A pesare su una valutazione che vede Roma unica capitale del G7 così in basso, sono – spiega l’agenzia americana – “le incertezze economiche e politiche” che mettono a rischio il raggiungimento da parte del governo degli obiettivi di risanamento del bilancio.
“C’é una crescente incertezza per il governo nel raggiungere gli obiettivi di consolidamento di bilancio – spiega infatti Moody’s – Più della metà delle misure di consolidamento sono basate sulla crescita delle entrate, i piani sono vulnerabili per l’elevato livello di incertezza intorno alla crescita economica in Italia e ovunque nella Ue. Inoltre – proseguono gli analisti della agenzia di rating – il consenso politico sui tagli aggiuntivi alla spesa può essere difficile da raggiungere. Ne consegue che il Governo potrebbe trovare difficile generare quell’avanzo primario necessario per ridurre sostanzialmente il trend del debito pubblico e degli interessi”. L’economia italiana, inoltre, continua ad essere caratterizzata da “debolezze strutturali”, ostacoli alla crescita “che non possono essere rimossi velocemente” e che rendono il Paese più “suscettibile” agli shock finanziari. Il “rischio di default” – osserva Moody’s – “é remoto”, ma “la vulnerabilità è aumentata”.
Il downgrade dunque “riflette il peso di rischi crescenti” nonostante “alcuni aspetti positivi”, tra cui “la mancanza di significativi squilibri nell’economia o di forti pressioni sui bilanci del settore finanziario privato e non privato, così come le azioni intraprese dal governo dopo l’estate”. Immediata la reazione del Governo. “Andiamo avanti, si lavora sulle misure per la crescita e proprio oggi l’Europa ha approvato quello che stiamo facendo”, ha commentato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Mentre una nota di palazzo Chigi ha fatto sapere che “la scelta di Moody’s era attesa” e che “il Governo sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico”. Obiettivi “che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea”.
E altrettanto immediato il commento del principale partito di opposizione, il Pd. “Il declassamento – dice infatti il segretario Pierluigi Bersani – è una mazzata. L’Italia è meglio di quel rating, ma se non c’é un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo”. Gli occhi ora sono tutti puntati sull’apertura dei mercati. Mercati che, non riuscendo a intravedere una soluzione alla crisi della Grecia e con il settore finanziario particolarmente sotto pressione, in questi giorni stanno segnando performance particolarmente pesanti. L’attesa, il timore, si chiama effetto-Italia.