Moratoria estiva di Equitalia ma gli italiani sono già emigrati all’estero
Zero cartelle Equitalia a Ferragosto. Dopo le vibrate proteste del nostro Movimento Anti-Equitalia per l’autentico bombardamento estivo del “tassificio Italia” sotto la calura ferragostana, finalmente l’amministratore delegato dell’Ente, Ernesto Maria Ruffini, si è deciso quest’anno a dichiarare una moratoria, che riguarderà però solo i giorni centrali del mese di agosto. «Equitalia – si legge nella nota di agenzia – sospende la notifica delle cartelle nelle due settimane centrali di agosto. Scatterà l’8 l’operazione zero-cartelle decisa dall’amministratore delegato di Equitalia Ruffini, che ha chiesto alle strutture della società di riscossione e quindi agli operatori postali, di sospendere la notifica degli atti. Dall’8 al 22 agosto saranno, quindi, “congelati” 273.854 atti che sarebbero dovuti essere notificati per posta a cui aggiungere 86.337 da inviare attraverso Pec, per un totale di poco più di 360 mila cartelle che, invece saranno “bloccate”».
«Da anni denunciamo l’autentico calvario di migliaia e migliaia di famiglie, anziani, talvolta disabili, costretti a file estenuanti sotto il solleone per le cartelle che arrivavano sotto Ferragosto», sbotta il presidente di noiconsumatori.it Movimento Anti-Equitalia, avvocato Angelo Pisani. «Se possiamo dirci soddisfatti della moratoria decisa quest’anno per la prima volta? E’ solo un piccolo passo avanti, direi quasi un contentino. All’ad Ruffini – aggiunge duro Pisani – va ricordata l’autentica fuga degli italiani da un Paese che non abbiamo esitato a definire più volte un ‘tassificio’, fenomeno che prima riguardava solo i giovani in cerca di lavoro e ora coinvolge sempre più massicciamente anche gli anziani ed intere famiglie». L’avvocato Pisani sbandiera dati che parlano chiaro. Sono quelli resi noti in questi giorni dal Centro studi Impresa Lavoro su elaborazione dei dati Eurostat.
Dal 2008 al 2013, con il perdurare della crisi economica, sono emigrati più di mezzo milione di italiani, quasi tutti all’interno dell’Unione europea. Nello stesso palco temporale gli emigrati italiani sono stati complessivamente 554.727, di cui 125.735 soltanto nel 2013, con una crescita rispetto al 2008 del 55% su base annua. Il 39% di questi italiani (214.251, di cui 47.048 soltanto nel 2013) sono giovani di età compresa tra i 15 e 34 anni. Anche in questo caso si segnala un trend in rapida crescita: rispetto al 2008 i giovani che hanno scelto di trasferirsi oltre confine sono aumentati del 40%.
In questi ultimi sei anni la destinazione più gradita è stata la Germania (che ha accolto 59.470 nostri connazionali, di cui 13.798 solo nel 2013), seguita dal Regno Unito (51.577 emigrati, di cui 14.056 solo nel 2013), dalla Svizzera (44.218 emigrati, di cui 10.537 solo nel 2013), dalla Francia (38.925 emigrati, di cui 9.514 solo nel 2013) e dalla Spagna (25.349 emigrati, di cui 4.537 solo nel 2013). Fra i giovani di età compresa tra i 15 e 34 anni la meta preferita è diventata invece il Regno Unito (27.263 emigrati, pari al 53% del totale), che precede in questa classifica la Germania (24.445, pari al 41% del totale), la Svizzera (16.653), la Francia (14.682) e la Spagna (11.377). Nello stesso periodo di tempo molti altri nostri connazionali hanno invece preferito stabilirsi negli Stati Uniti: 26.072 italiani (fra questi 9.104 giovani), di cui 5.560 soltanto nel 2013.
L anno scorso il 18 agosto il postino mi ha “notificato da solo” una cartella infatti.. Rimandandola indietro sconosciuta ed oggi mi è ritornata dopo un anno!! Maledetti!!
Andiamo via dall’Italia oramai è bruciata