Motorizzazione Napoli, falsi collaudi Funzionari corrotti: 10 arresti
NAPOLI
La centrale delle false omologazioni sarebbe stata proprio nel
Il tuning è una pratica molto diffusa nel mondo ed anche in internet vi
Le persone alle quali viene notificata la misura degli arresti
Dalle indagini e dalle intercettazioni telefoniche è emerso che, in
Nel tempo, l’agenzia è diventata collettore delle pratiche degli
(9 febbraio) – Carabinieri della compagnia di Piacenza stanno
notificando, dall’alba di oggi, in varie regioni, un’ordinanza di
custodia cautelare agli arresti domiciliari nei riguardi di alcune
persone le quali, corrompendo impiegati della Motorizzazione civile di
Napoli, assicuravano, senza il collaudo, l’omologazione di modifiche
tecniche ed estetiche che i proprietari apportavano alle proprie
automobili (il cosiddetto tuning).
capoluogo campano. Le misure cautelari sono state disposte dal gip di
Napoli Luigi Giordano, su richiesta dei pubblici ministeri Henry John
Woodcock e Francesco Curcio. I reati contestati, diversi da indagato ad
indagato, vanno dall’associazione per delinquere al falso, dalla truffa
ai danni dello Stato alla corruzione per atti contrari ai doveri di
ufficio, all’accesso abusivo in sistemi informatizzati.
sono moltissimi siti specifici; in Italia gli appassionati sono
migliaia, riuniti in decine di club con sedi prevalentemente al nord,
che organizzano raduni e manifestazioni. Le modifiche ai veicoli
possono essere di carattere strutturale – dal telaio agli
ammortizzatori, dallo sterzo, ai cerchi, agli pneumatici – o estetico,
tutte devono obbligatoriamente essere omologate.
domiciliari sono dieci, prevalentemente residenti nel napoletano; per
altre tre persone è stato disposto il divieto di dimora a Napoli.
Nell’inchiesta sono indagate complessivamente oltre cento persone.
L’attività investigativa ha preso le mosse da alcune verifiche ed
informazioni raccolte dai carabinieri al «Fast and Tuning club» di
Rottofreno di Piacenza ed ha consentito di accertare – secondo gli
inquirenti – l’esistenza di una struttura organizzata che faceva capo
all’Agenzia di consulenza automobilistica «Fratelli Cunto», con sede a
San Giuseppe Vesuviano (Napoli).
cambio di una somma di denaro versata per lo svolgimento della pratica,
attraverso una serie di intermediari (uno dei quali detto «omologa») e
la corruzione di alcuni dipendenti della Motorizzazione civile di
Napoli, l’Agenzia assicurava agli appassionati di tuning un duplicato
della carta di circolazione dei veicoli sul quale risultava
l’omologazione delle modifiche apportate senza che i veicoli stessi
fossero sottoposti al collaudo obbligatorio.
appassionati di tuning di varie province e molte omologazioni che
potevano essere fatte altrove avvenivano alla Motorizzazione di Napoli.
Alcuni proprietari di veicoli, peraltro, sono risultati all’oscuro del
meccanismo illecito, ed hanno chiesto ed ottenuto l’omologazione,
ritenendo che il «percorso» fosse quello regolare e che la somma
versata fosse il compenso dovuto all’Agenzia per lo svolgimento della
pratica.
Motorizzazione Napoli: licenziateli tutti! E’ da un mese e mezzo che non mi fanno usare l’auto aziendale per un ritiro libretto causa mancata revisione fine 2009… 45 giorni per una revisione e intanto non posso circolare! Mentre i mafiosi che pagano il pizzo fanno omologare auto illegali… Licenziate tutti questi fannulloni, hanno affossato una città con queste tangenti e corruzione di massa… E pensare che gli paghiamo stipendio e pensione…
Funzionari dello Stato Corrotti In Italia difficilmente si riuscirà a ridurre ad un livello sopportabile la disonestà e la delinquenza siccome abbiamo leggi troppo garantiste e dotate di scarsa attenzione all’aspetto esemplare delle pene-Tutti dovrebbero andare a rileggersi -Dei Delitti e delle pene -di C.Beccaria.