Mozzarella,lo scandalo della bufala
Mozzarella di bufala o una bufala di mozzarella? L'”oro bianco”
della Campania che ha resistito a tante crisi, dalla diossina alla
brucellosi, ora è stata infamata e messa in pericolo proprio dal
Consorzio che ne avrebbe dovuto tutelare l’essenza Doc. Il presidente
del Consorzio, Luigi Chianise, infatti è stato sorpreso mentre
annacquava il latte, allungandolo con quello di vacca venduto a prezzi
inferiori.
Dopo
il blitz dei Nas nei caseifici campani non si è fatto attendere
l’intervento del ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, che ha
disposto il commissariamento del Consorzio di Tutela della mozzarella
di bufala.
Ed ora anche la Coldiretti lancia l’Sos: il calo di
fiducia porterà ad un calo dei consumi e questo potrebbe costare molto
caro ai lavoratori, a rischio ci potrebbero essere, infatti, ben 20mila
posti. Per il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, questa
potrebbe essere la grave conseguenza dei danni economici e di immagine
provocati da quelle industrie di trasformazione che pensano di fare
affari sul Made in Italy “annacquandone” la qualità.
Il
successo del Made in Italy alimentare dipende – ha affermato il
presidente della Coldiretti Sergio Marini- dalla qualità e dalla
trasparenza dei processi produttivi che concorrono a realizzarlo, dal
lavoro alla materia prima fino all’informazione ai consumatori verso i
quali non possono essere tollerati inganni. La credibilità conquistata
dagli agricoltori italiani nel garantire la qualità delle produzione –
ha continuato – è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti
con i falsi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia
conquistata nelle campagne per vendere prodotti “taroccati”.
Una
questione di serietà e trasparenza che conferma – ha affermato Marini –
che sul Made in Italy non si possono perdonare leggerezze.
La
mancata corrispondenza fra indicazioni in etichetta previste dal
disciplinare e i componenti costitutivi del prodotto – ha proseguito
Marini – rischia di costare cara agli imprenditori onesti sul piano
nazionale e internazionale, dove è destinato il 16% della produzione di
mozzarella di bufala. Ventimila lavoratori, 128 caseifici, 1850
allevamenti con 250.000 capi allevati per un fatturato complessivo di
300 milioni di euro potrebbero trovarsi in difficoltà per
l’imperdonabile leggerezza di chi – ha precisato Marini – ha pensato di
fare affari sfruttando impropriamente l’immagine di uno dei prodotti
più prestigiosi del Made in Italy che con quasi 33mila tonnellate è’ al
quarto posto per produzione tra i formaggi italiani a denominazione di
origine (DOP).