Multa Ue per rifiuti Napoli: governo chiede una proroga di due mesi. Ma è ancora emergenza in città
Le autorità italiane hanno chiesto una proroga di due mesi per rispondere alla lettera di messa in mora della Commissione europea sui rifiuti a Napoli. Lo ha detto all’Ansa Joe Hennon, portavoce del commissario europeo all’ambiente Janez Potocnik. Bruxelles aveva fissato come scadenza ultima il 30 novembre.
La Commissione europea «deciderà rapidamente se accettare, o meno, la richiesta di proroga dell’Italia», per rispondere alla lettera di messa in mora di Bruxelles sui rifiuti a Napoli. Lo ha precisato ancora Hennon, ricordando che nei confronti dell’Italia è stata avviata una seconda procedura di infrazione per non avere rispettato la sentenza della Corte di giustizia dell’Ue sulla gestione dei rifiuti a Napoli. Nel caso in cui l’Italia non dovesse adempiere alle richieste della Commissione europea, e se quest’ultima decidesse di adire nuovamente la Corte di giustizia europea – sottolinea il portavoce – «per un grande Paese come l’Italia c’è il rischio di richiesta di multe molto elevate in quanto vengono comparate al Pil nazionale. Ma non siamo – ha concluso Hennon – ancora a questo punto».
Intanto da ieri è ancora emergenza rifiuti. Sono tornati anche i roghi di immondizia, in città come in provincia. «I rifiuti di oggi sono dovuti a uno sciopero nazionale di 24 ore che ha interessato gli operatori del settore, non è responsabilità di Comune, Provincia o Regione». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in merito ai cumuli di rifiuti in città determinati, come ha rilevato, da una mobilitazione nazionale indetta dai sindacati a causa del mancato accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. «È uno sciopero che ha ricadute – ha affermato – ma sono tutti a lavoro da stamattina per recuperare, già in giornata, ma soprattutto questa notte, e quindi tutto dovrebbe tornare alla normalità».
Il piano del Comune per i rifiuti, sottolinea il sindaco, «sta andando bene». «Prima di Natale partiranno due navi, l’impiantistica nostra l’abbiamo realizzata, la differenziata è partita anche a Posillipo – ha spiegato – Non ci inseriamo nella querelle sull’inceneritore, abbiamo manifestato la nostra opinione che è netta: non lo vogliamo». Delle disposizioni dell’Unione Europea «siamo osservatori interessati, ma anche qui non ci compete nulla perchè riguarda il passato, il piano sui rifiuti presentato dal Goveno che è quello predisposto dalla Regione Campania». «Quello che dovevamo fare, come Comune, per le nostre piccole competenze l’abbiamo fatto, andando anche oltre – ha concluso – C’è chi dice che delle navi si parla da tanti anni, ma siamo stati noi a rendere possibile la cosa in quattro mesi con due contratti che partiranno tra qualche giorno».