Multata la società H3G. Pratiche commerciali sleali.
Due multe, per un valore complessivo di 320.000 euro, sono state inflitte dall’Antitrust alla società di telefonia H3G per pratiche commerciali sleali. La prima multa di 210.000 euro riguarda l’omissione di informazioni corrette sui piani tariffari in abbonamento “Tre Dati”, “Tre Dati Time” e sull’opzione “Naviga 3”. Agli utenti non sono state fornite le informazioni rilevanti per evitare di effettuare inconsapevolmente un traffico dati al di sopra della soglia prevista dal piano/opzione tariffaria prescelto. Dal canto suo la società non ha disposto le misure necessarie ad evitare che gli utenti generassero traffico dati per importi elevati o, comunque, “anomali”, rispetto alle soglie massime di spesa fissate dallo stesso operatore. Tra febbraio 2009 e giugno 2010 numeroti consumatori hanno segnalato all’Antitrust addebbiti di importi per l’effettuazione di traffico dati tramite telefono cellulare o chiavetta USB, prevalentemente in roaming nazionale e/o internazionale. Anche l’Agcom ha ritenuto tale pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. L’Antitrust precisa nel bollettino che “l’effettuazione inconsapevole di rilevanti quantitativi di traffico dati, con il connesso invio di fatture per importi elevati (c.d. “shock billing”), rappresenta una tematica che è da tempo all’attenzione degli operatori attivi nel settore della telefonia mobile e della navigazione internet in mobilità ed è stata oggetto di diversi approfondimenti istruttori di questa Autorità, che ha già ampiamente stigmatizzato la mancata predisposizione di strumenti attraverso i quali i consumatori possano verificare, autonomamente e in tempo reale, il traffico generato e il livello della propria spesa”. In questo caso c’è un’ulteriore problema: quando la navigazione in internet è effettuata in roaming internazionale, situazione in cui le tariffe applicate dagli operatori sono generalmente più elevate, il monitoraggio della propria spesa da parte degli utenti è meno agevole. La seconda multa, del valore di 110.000 euro, riguarda il concorso a premi “Happy Cash” promosso da H3G attraverso l’invio di sms agli utenti, tra giugno e agosto 2009, con la seguante pubblicità: “Inizia a giocare gratis con 3 e potrai vincere 1.000 euro oggi, 20.000 euro domenica e un premio finale di 300.000 euro. Manda SI al 4141. reg. Tre.it”. La locuzione “Inizia a giocare gratis”, precisa l’Autorità, è risultata ingannevole perché palesemente smentita dall’addebito di 1,50 euro applicato agli utenti sia al momento dell’adesione al gioco, sia per le successive risposte inviate ai quesiti a risposta multipla. |