Multe a casa, la cifra può raddoppiare
Si chiamano Can e Cad. Ma non si tratta di personaggi dei fumetti. Le due sigle indicano invece quello che per molti cittadini toscani sta diventando un vero e proprio incubo: le spese aggiuntive – non sempre chiaramente indicate nei verbali – da pagare per le multe. Si tratta di pochi soldi, poco più di 3 euro, ma chi non legge tutte le postille (e non è pratico di “burocratese”) può dimenticare di aggiungerli alla somma dovuta per la multa. Il rischio? Vedersi recapitare cartelle esattoriali salatissime.
Multe raddoppiate. Il caso delle multe “trappola” era già stato segnalato mesi fa sul territorio pistoiese e, in particolar modo, a Montecatini (le proteste raccolte dal nostro giornale furono numerose). Ora nuovi casi – con tanto di strascichi legali – emergono in Versilia e in diverse altre località toscane.
A mandare su tutte le furie migliaia di cittadini sono le spese aggiuntive che i Comuni aggiungono per la notifica a casa delle multe e che devono essere pagate tramite un altro bollettino di conto corrente.
Per esempio, se nessuno viene trovato in casa e il postino lascia una comunicazione (la cosiddetta Cad) di andare a ritirare la multa alle Poste, il cittadino dovrà aggiungere alla somma per la multa altri 3,90 euro.
Se invece la multa viene ritirata da una persona diversa dal destinatario – per esempio da un familiare – si devono pagare 3,30 euro in più. In questo caso siamo di fronte a una Can (comunicazione di avvenuta notifica)
Il problema è che queste cifre non sempre vengono indicate nel bollettino mandato a casa, ma sono scritte a parte in postille poco visibili e poco chiare. Chi non paga queste spese aggiuntive rischia di vedersi arrivare una multa “doppia” (e quindi ben visibile oltre che pesante).
Il labirinto. Quelle somme aggiuntive servono al Comune per pagare alle Poste il costo della raccomandata che viene consegnata al cittadino per “ufficializzare” la notifica (una procedura che viene contestata da molti che fanno ricorso ai giudici di pace, con risultati alterni). Se il cittadino paga la multa senza aggiungere questa cifra aggiuntiva, il Comune registra la multa come non pagata per intero. E così, come prevede la legge, può inviare la sanzione “raddoppiata” (sottraendo dal totale la cifra già versata). Le nuove multe vengono spesso passate a Equitalia che le ricarica di ulteriori spese.
Un esempio può aiutare a capire cosa succede. Per chi non rinnova il tagliandino di un parcheggio a pagamento, in molti comuni la multa è di 24 euro. Se il cittadino non la paga entro 10 giorni, il verbale viene inviato a casa. Ai 24 euro si sommano così, nel caso di Viareggio, 12,26 euro per le spese. La somma viene indicata nel bollettino. Ma non basta. Il Comune inserisce nelle note che in caso di Cad o Can si devono pagare altri 3,90 o 3,30 euro. Ma questa cifra non è indicata nel bollettino. Da qui i molti errori e una conseguente pioggia di cartelle esattoriali.