Un semplice centesimo dovuto al fisco potrebbe trasformarsi in circa 300 euro: questa è la somma che un evasore dovrà rimborsare all’Erario nel caso in cui incorra in illeciti.
Ad avvisare del probabile pagamento, notificato di recente a un contribuente per un debito Irpef di 1 centesimo, è stata Equitalia che definisce l’importo di 268,83 euro come ‘compenso di riscossione coattiva’.
Alla somma di 268,83 si aggiungerebbero inoltre i compensi di riscossione per altre tre imposte, più notifica e spese di fermo amministrativo, che fanno lievitare la cifra da pagare a 313,59 euro. L’importo si riferisce spese e compensi di riscossione relativi al debito originario del contribuente ben più consistente.
Questo debito era stato in gran parte annullato (con sgravio) dall’ente creditore (l’agenzia delle Entrate) e per la quota restante il contribuente aveva correttamente versato il dovuto allo sportello.
Da Equitalia spiegano: “Quest’ultima operazione ha determinato per nostro errore un residuo di un centesimo e nel sollecito purtroppo è rimasta la cifra originaria dei compensi. È evidente che un errore di questo genere, per una società che invia milioni di documenti all’anno, non può essere considerato la regola ma rappresenta pur sempre un’eccezione. Ci scusiamo con il contribuente per il disguido e per i disagi arrecati rassicurandolo di aver provveduto a regolarizzare la situazione”.