Mura storiche imbrattate da vandali. Noiconsumatori.it: ‘Servono pene più dure’
Scritte indelebili sempre più diffuse sui monumenti di Napoli. Dopo le scritte sulle terrazze di Castel dell’Ovo, adesso il monumento prescelto è stato l’antico portale del Maschio Angioino
(l’Arco di Alfonso d’Aragona). Scritte di nomi associati ad altri, sono magari gesti d’amore, ma intanto stanno rovinando quanto di più bello e storico abbiamo nella nostra città ed il bello è che nonostante ci siano vari custodi, non si riesce a tenere bella e pulita questa città! Ricordiamo che lo scorso 17 aprile, un ragazzo di
25 anni fu denunciato per aver imbrattato, con una bomboletta spray, le
mura della terrazza Castel dell’Ovo.
«Le denuncie da sole non servono – spiega l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’Associazione Noiconsumatori.it-.
È necessario che si consideri l’atto in questione come vero e proprio reato a cui sussegua una dura pena che intimorisca e sia da esempio per coloro che abbiano le stesse idee. Il nostro appello è rivolto ai Parlamentari Campani e allo stesso Comune di Napoli affinché facciano qualcosa per evitare questo scempio, indice di inciviltà e non curanza del patrimonio storico che la città di Napoli vanta
».