Mutui agevolati alle coppie. Anche gay
FIRENZE – Ripopolare Firenze. Riportare entro i confini della città
i giovani, sposati, coppie di fatto e senza distinzione di genere:
l’importante è che la convivenza abbia carattere di stabilità cioè che
la coppia viva assieme almeno da tre anni dalla data di pubblicazione
del bando. Il bando in questione è importante ed è quello che Palazzo
Vecchio presenterà entro gennaio per aiutare le giovani coppie che
vogliono comprare a casa a Firenze. Il Comune, cioè l’assessore alla
casa Claudio Fantoni, ha attivato un fondo di durata decennale (250mila
euro l’anno) per venir incontro ai giovani che accendono un mutuo per
comprare la prima casa.
NESSUNA DISTINZIONE DI GENERE – Il
fondo è di garanzia e riguarderà le prime cento coppie che entrano in
graduatoria che avranno a disposizione un massimo di 10 mila euro nel
decennio che potranno servire nel caso in cui per (documentate)
sopraggiunte e improvvise difficoltà economiche non siano in grado di
pagare le rate del mutuo. I requisiti sono molto semplici. Il fondo è
disponibile solo per gli under 35. L’immobile deve essere acquistato a
Firenze, non possedere caratteristiche di lusso e deve avere una
superficie utile non inferiore ai 45 metri quadrati e non superiore a
95. Il mutuo ipotecario sottoscritto dalla coppia o da sottoscrivere
deve essere di almeno 80 mila euro. Ma perché un bando del genere?
Perché a Firenze, prendendo a campione il quartiere 1 e il quartiere 2
si rileva una età media molto alta. Nel quartiere del centro secondo i
dati anagrafici del Comune per ogni ragazzo tra i 0 e 14 anni ci sono
200 over 65. A Campo di Marte il dato sale a 239. E il numero medio dei
componenti per famiglia è di 1,8 persone. La parola d’ordine dunque è
ripopolare la città e abbassare l’età media. Senza distinzioni di
genere. Nel bando c’è scritto chiaramente che i beneficiari potranno
essere anche i conviventi di fatto, «intendendosi con questo termine il
nucleo di persone fondato su stabile convivenza more-uxorio». «Senza
distinzione di genere, senza preclusioni a coppie omosessuali o a
fratello e sorella, fratello e fratello», specifica l’assessore
Fantoni.
CONVIVENZA DA ALMENO TRE ANNI –
A patto che la convivenza sia stabile da almeno tre anni. Il bando del
Comune somiglia per certi versi a quello che la Regione aveva fatto
qualche anno fa per i contributi alle giovani coppie che volevano
acquistare casa. Anche in questo caso nessuna differenza tra coppie
omosessuali e eterosessuali. Ma questi contributi ci sono ancora? «Nei
143 milioni di euro di fondi straordinari — risponde l’assessore
regionale alla casa Eugenio Baronti — abbiamo privilegiato il sostegno
all’affitto e i canoni sociali, per rispondere ai bisogni delle
famiglie più colpite dalla crisi. Ci sono però anche 5 milioni per
l’acquisto e il recupero di immobili nei piccoli borghi che vogliamo
ripopolare. Ovviamente, in questo caso come per tutte le politiche
sulla casa, senza discriminazioni di sesso».