MUTUI – INCUBO 18 RATE: COSA FARE PER SALVARE LA CASA
Dopo mesi e mesi di stop and go, con un decreto del 20 maggio scorso il governo ha varato la norma più avversata dagli italiani: dopo 18 rate di mutuo non pagate il bene posto a garanzia potrà essere messo in vendita direttamente dalla banca. Le cose però non sono e non saranno così semplici ed automatiche come appaiono. Le ancore di salvezza esistono e vanno trovate anche nelle pieghe – ancora oscure – del decreto stesso. Senza contare il fatto che non sono stati ancora emanati i decreti attuativi.
Vediamo allora quali sono i consigli di noiconsumatori.it
PRIMO – PREFERITE IL LEASING IMMOBILIARE AL MUTUO – Con la tagliola delle 18 rate non pagate, ma anche per l’incertezza dovuta alla mancanza dei decreti attuativi, il primo consiglio è quello di ricorrere ad un istituto di credito che offra il LEASING IMMOBILIARE (introdotto dalla legge di Stabilità 2016) e non il mutuo per l’acquisto della casa. Il vantaggio: è evidente: la casa viene comprata dalla banca,non dal cliente. Quest’ultimo paga una rata che gli permette di riscattare gradualmente l’immobile. Se arrivano le difficoltà e salta 18 rate, in questo caso il cliente non ha “buttato” i soldi, ma è come se avesse pagato un affitto per il periodo corrispondente.
SECONDO – ATTENTI ALLA CLAUSOLA – Se proprio ricorrete alla stipula di un mutuo, ricordate che la “clausola sulla vendita diretta” non è obbligatoria, bensì facoltativa. Inoltre il decreto prevede la presenza di un consulente al momento della stipula. Chi paga il consulente? Sorpresa: non lo paga nessuno, perché nel decreto è detto chiaramente che l’opera di questo professionista delle essere resa a titolo gratuito. «E’ facile prevedere – commentano all’ufficio legale di noiconsumatori.it – che questo sarà un punto debole del provvedimento, l’inciampo nel quale cadranno molti istituti di credito e, forse, il decreto stesso, sempre che i consumatori siano correttamente informati per poter esercitare i loro diritti».
TERZO – I DIRITTI DEGLI ALTRI CREDITORI – Questa norma, tanto vessatoria nei confronti di chi sogna di acquistare una casa, è stata imposta dall’Europa a tutti i partner di Eurolandia, lasciando i singoli Paesi liberi di varare norme attuative specifiche. Ma per come è stata impostata in Italia, presenta un terzo, rilevante punto d’inciampo dal punto di vista legale: gli altri creditori. Quanto un soggetto è insolvente per 18 rate nei confronti della banca, ovviamente presenta analoghe criticità nel pagamento di altri creditori, quale ad esempio l’amministrazione del condominio. E il presunto “diritto” della banca di mettere in vendita l’immobile per rientrare del suo credito configge apertamente con i diritti degli altri creditori, violando così leggi specifiche del Codice Civile.