Mutui: le banche adegueranno le attuali agevolazioni
La sospensione delle rate è già realtà in molti istituti di credito,
con formule variabili. A volte per accedere al beneficio è necessario
rispettare parametri di reddito o un minimo di rate versate
regolarmente, altre volte occorrono condizioni familiari diverse da
quelle immaginate dall’Abi, come la separazione o un divorzio. Ma ecco
il quadro in alcuni dei principali istituti italiani. Banco Napoli
(Intesa). Le agevolazioni sono scattate il primo gennaio 2008, quindi
prima del crollo dei mercati. Può accedere chi ha pagato in modo
regolare per almeno 24 mesi. La sospensione vale 6 mesi e può essere
ripetuta tre volte nell’arco della durata del finanziamento, purché tra
una richiesta e l’altra si paghino regolarmente altre sei mensilità.
Non ci sono spese ma durante la sospensione maturano nuovi interessi.
Per adeguarsi alla normativa Abi, Intesa Sanpaolo dovrà consentire la
sospensione delle rate per dodici mesi consecutivi e non deve tener
conto dei 24 pagamenti regolari. Unicredit. L’agevolazione si chiama
Insieme 2009 e scatta in caso di perdita di lavoro, cassa integrazione,
separazione o divorzio (purché con figli a carico) e decesso del
titolare del reddito. Il mutuo viene sospeso per un massimo dodici
mesi, senza spese o interessi di mora (ma con i regolari interessi). Ci
sono però delle forti limitazioni dovute al fatto che il reddito
familiare nel 2007 deve essere inferiore a 25.000 euro e che il
pagamento delle rate sia stato regolare almeno fino al momento del
verificarsi di uno degli eventi previsti nel periodo. Tali vincoli non
sono compatibili con le regole Abi. Montepaschi. Il pacchetto anticrisi
è scattato nel febbraio di quest’anno e prevede la sospensione delle
rate fino a 12 mesi per chi ha un rapporto tra la rata e il reddito che
ha raggiunto la soglia critica del 60%. Chiaramente chi perde il lavoro
o è in cassa integrazione si troverà immediatamente in tale condizione.
L’agevolazione dovrebbe essere automatica, ciò nonostante la banca
specifica che saranno «privilegiati» i nuclei in particolari
difficoltà, come quelli soggetti a spese mediche periodiche. Il
Montepaschi ha anche introdotto un analogo meccanismo per sospendere le
rate per i prestiti personali, per un massimo in tale caso di sei mesi
di moratoria.