Mutui light, ma acquisti a rate quasi da usura
I tassi dei mutui sono scesi al minimo storico dal 1995: acquistare una
casa non è mai stato così conveniente. Emerge dai dati diffusi dalla
Banca d’Italia: in ottobre il tasso medio, che comprende sia
l’andamento dei prestiti a tasso fisso sia di quelli variabili, è sceso
sotto la soglia del 3%, per la precisione a 2,97%. Il livello più basso
da almeno 15 anni. Tuttavia, molte famiglie non riescono più a gestire
il mutuo, sottoscritto magari quando i tassi erano molto più alti. Abi
e associazioni dei consumatori stanno così stringendo i tempi per
raggiungere un accordo sugli ultimi dettagli della moratoria che
sospenderà le rate per 12 mesi: restano da definire solo gli ultimi
dettagli, come il tetto massimo oltre il quale la moratoria non si
applicherà. La misura partirà da febbraio 2010, e non più da gennaio
come inizialmente previsto.
Il tasso medio per i nuovi mutui registrato in ottobre da Bankitalia
rappresenta un ulteriore calo rispetto al 3,06% di settembre. Un anno
fa, nello stesso mese, il tasso medio registrato dalla banca centrale
era quasi il doppio: 5,76%. Anche il Taeg, il tasso comprensivo delle
spese amministrative, istruttorie e assicurative, scende al 3,10% dal
3,19% di settembre e dal 5,89% di un anno fa. Molto più lenti a calare,
invece, i tassi medi applicati per il credito al consumo, quello
utilizzato per comprare un elettrodomestico o chiedere un finanziamento
personale. In ottobre è a quota 8,81%, solo in lieve calo dall’8,92% di
settembre e dal 9,3% di un anno fa. Il triplo dei mutui.
C’è ormai un accordo di massima tra Abi e consumatori, intanto, sulla
maggior parte delle questioni che restano da definire per la moratoria
sui mutui. La sospensione delle rate per 12 mesi sarà applicata, a meno
di modifiche dell’ultimo minuto, a chi ha perso il lavoro, ma anche in
caso di morte, non autosufficienza, sospensione o riduzione dell’orario
di lavoro per almeno 30 giorni. Queste circostanze devono essersi
verificate tra il 1 gennaio 2009 e il 31 dicembre 2009 (in una prima
versione, la «finestra temporale» per poter godere della moratoria era
più stretta, dal 30 giugno a fine anno). L’Abi ha dato la disponibilità
anche a estendere a 180 giorni (dai 90 inizialmente previsti) il limite
massimo di ritardo nel pagamento oltre il quale la moratoria non si
applica: più disponibilità, insomma, nei confronti di chi è stato
moroso fino a un massimo di 6 mesi, sempre a causa dell’aggravarsi
delle condizioni economiche familiari. L’ultimo scoglio da superare,
per un accordo pieno tra Abi e consumatori, è quello del tetto massimo
del mutuo (Abi disponibile fino a 130 mila euro, consumatori arroccati
su 150mila).
Sul mercato immobiliare, frattanto, a soffrire di più per la stretta
nella concessione dei mutui sono gli immigrati: gli acquisti di case da
parte di stranieri sono diminuiti del 24,3% in un anno. Un calo che,
secondo uno studio di Scenari Immobiliari, è destinato ad aggravarsi
nel 2010 «se le banche non riprendono a concedere mutui».