Napoli, caos ospedali. Al Cardarelli barelle in rianimazione: «Stop ai ricoveri»
NAPOLI
«Al 118 abbiamo chiesto di smistare i pazienti critici nelle altre
«I fine settimana sono i giorni peggiori perché si fanno meno
È caos. Dal quarto piano del dipartimento accettazione, Maria Rosaria
«Il vero problema è che la rete dell’emergenza è lasciata
È bufera sul piano ospedaliero. Anche gli infermieri lanciano
Al Cardarelli, per esempio, sono stati ridotti i posti letto di
Dice il segretario regionale Vito Storniello: «Occorre creare un unico
(18 aprile) – Ci sono sette barelle nella rianimazione del Cardarelli.
Troppe lettighe da gestire anche per i professionisti dell’emergenza
che lavorano nel ospedale più grande del Sud e lanciano l’sos.
strutture», dice il primario Luigi Occhiochiuso. Così una donna ieri
mattina è stata trasferita nella rianimazione del San Paolo, ma la
situazione rimane critica.
dimissioni e si ha un aumento delle barelle», afferma il direttore
sanitario di presidio, Franco Paradiso, che aggiunge: «Nelle divisioni
di medicina dell’ospedale è già in atto il blocco dei ricoveri
d’elezione, a causa del sovraffollamento. Ci sono anche 7-8 ammalati in
più dei 30 previsti in ciascun reparto».
Rondinella, coordinatrice della centrale operativa regionale del 118,
provvede a organizzare i trasferimenti dei malati, e sintetizza la
situazione negli altri ospedali: «Ancora barelle al Loreto Mare». Sette
in medicina, due in neurologia, due in rianimazione, due in ortopedia,
tre in neurochirurgia. Non solo: «È emergenza posti letto in tutti i
reparti di medicina, nelle rianimazioni e nelle pediatrie cittadine».
Al San Gennaro, all’Ascalesi, al San Giovanni Bosco. E ancora, negli
ospedali San Paolo, dei Pellegrini e Monaldi. In tutte queste
strutture, zero posti disponibili.
all’approssimazione, soprattutto per i pazienti critici», sottolinea
Occhiochiuso. Non è la prima volta che il primario segnala i disagi.
«Ne ho parlato anche con l’assessore alla sanità. Ci sono carenze
notevoli, ma non mi sembra che se ne voglia tenere conto con i nuovi
criteri di riorganizzazione».
l’allarme. «Siamo allo stremo, dicono i colleghi di tutta la Campania
attraverso un sondaggio che abbiamo appena realizzato in nove aziende
sanitarie e ospedaliere», interviene Nazareno Festuccia, responsabile
nazionale Rdb sanità. «Noi operatori siamo costretti a subire
insopportabili carichi di lavoro, e gli ammalati condizioni di
assistenza sempre più precarie», afferma il coordinatore provinciale
Renato Rivelli, che aggiunge: «L’aggravarsi dell’emergenza è dovuta
innanzitutto all’accorpamento dei reparti stabilito nell’ambito del
piano di rientro dal deficit della sanità.
pneumologia, pediatria e neurologia. Con l’effetto di produrre più
barelle. Ecco perché altri tagli non sono sostenibili». Quindi l’Rdb
avvia la mobilitazione contro il piano presentato dal subcommissario
alla sanità Giuseppe Zuccatelli che prevede un’ulteriore contrazione
del numero complessivo di posti letto in Campania. «È indispensabile
passare alla proclamazione di uno stato di agitazione e procedere poi
eventualmente a uno sciopero generale unitario di tutte le forze
sindacali».
fronte di lotta contro i tagli annunciati e le dismissioni che
creeranno solo ulteriori disagi ai cittadini campani».