Napoli, casse comunali sempre più vuote «Tagli» per vigili, trasporti, istruzione
NAPOLI
(14 marzo) – La giunta ha approvato il bilancio preventivo 2010-2012,
un bilancio da 4 miliardi di euro caratterizzato da tagli e da
sacrifici ma soprattutto da una diminuzione degli investimenti di oltre
100 milioni. Ora la parola passa al Consiglio comunale e lì sarà ancora
più difficile far quadrare il cerchio. Perché il centrosinistra è
davvero in difficoltà dopo la mancata approvazione del piano casa.
Dunque, l’assessore competente Michele Saggese mantiene la promessa e
rispetto al passato chiude con ampio anticipo il documento più
importante per un ente locale.
Tagli dunque per far tornare i conti. Perché lo Stato ha stanziato per
Palazzo San Giacomo 31 milioni in meno e la Regione oltre 70. L’ente di
Santa Lucia ne mette in gran quantità – 476 – al capitolo entrate in
conto capitale, ovvero a lungo termine lasciando nei guai il Comune che
invece ha necessità di soldi cash.
I numeri nel dettaglio: garantito il welfare e i servizi primari per il
resto il taglio medio è dell’8%. Vediamo dove è calata la scure di
Saggese. Sulle spese correnti 20 milioni in meno alla voce
«amministrazione gestione e controllo»: dentro c’è il personale e le
spese vive, dai telefonini alla bolletta della luce. Meno 2,85 milioni
ai vigili urbani. Tagli anche all’istruzione pubblica per ben 4,94
milioni. Tredici i milioni in meno di spese per trasporti e viabilità.
Al capitolo spese per invest+imento i numeri sono sullo stesso livello.
Qui si mascherano gli zero grazie ai 476 milioni della Regione. Che
pesano soprattutto sul completamento della metropolitana. Lo zero al
turismo e quasi allo stesso livello per la polizia municipale la dicono
lunga su come stanno in realtà le cose.
Tanti i mal di pancia fra gli assessori. Come potrebbe essere contenta
Valeria Valente che ha la delega al turismo, o Agostino Nuzzo che ce
l’ha ai trasporti? Volti scuri, e c’è chi ricorda nei corridoi di avere
affidato al sindaco Rosa Russo Iervolino una lettera di dimissioni
quando si è insediato, lettera che spera ora il sindaco utilizzi. La
Iervolino promette di aggiustare in aula i conti, vedremo se basterà.
Le entrate tributarie registrano un -2,3% (da 432,50 milioni a 427,64
milioni) per un minor gettito dell’Ici. Segno meno anche per quelle
correnti (-107,03 milioni) appunto per i tagli di Stato e Regione. Il
condono viene chiuso definitivamente e regala 6 milioni. Altri 57
milioni sono attesi dalla dismissione di un quarto del patrimonio sul
mercato che vale 184 milioni. Le uscite segnano 135 milioni in meno dei
1,629 miliardi del 2009. «Tutto quello che era comprimibile è stato
compresso», spiega l’assessore.