Napoli, chiusa sala operatoria dell’ ospedale San Paolo per infiltrazione di acqua piovana!
È notte, fuori piove. E anche dentro l’ospedale l’acqua si infiltra. La
mattina dopo scatta l’allarme: le gocce bagnano il tavolo operatorio,
la sala dedicata all’emergenza diventa inagibile. Così il maltempo fa
danni e provoca disagi anche in una struttura sanitaria cittadina.
Succede al San Paolo, ed è polemica: è la seconda volta che la sala
operatoria chiude a causa delle infiltrazioni d’acqua. La pioggia beffa
di nuovo il blocco chirurgico hi-tech inaugurato quattro anni fa e già
interessato (nella copertura nei lastrici solai) da lavori urgenti nove
mesi fa, dopo il primo stop dovuto al maltempo. Anche questa volta,
disattivato l’impianto elettrico, respiratori meccanici e lampade
scialitiche che pendono dal soffitto non possono essere riattivati
subito per motivi di sicurezza. La sala viene messa fuori uso, quindi
l’equipe che assicura le prestazioni d’emergenza viene trasferita nella
camera operatoria attigua. È la sala utilizzata per gli interventi
d’elezione e questo «valzer» di attività è l’unica soluzione possibile
per continuare ad assistere gli ammalati più gravi, ricoverati tramite
pronto soccorso. Il direttore sanitario Maurizio Di Mauro, però,
esclude che si verifichino disagi a catena sui pazienti in lista
d’attesa. Richiede un immediato sopralluogo da parte dei tecnici e un
piano di manutenzione straordinaria. E poi la bonifica necessaria a
riattivare la sala operatoria nel giro di 48 ore. Le conseguenze,
dunque, sono limitate: «Fino a oggi l’attività chirurgica non è stata
sospesa per un solo minuto», sottolinea. Insieme con medici e
infermieri, però, Di Mauro non nasconde l’amarezza. Colpito dalle
infiltrazioni d’acqua infatti è il complesso operatorio tra i più
attrezzati in Campania. Inaugurato quattro anni fa e fiore
all’occhiello dell’Asl Napoli 1, il blocco chirurgico situato al terzo
piano del San Paolo è dotato di quattro sale per gli interventi, di una
recovery room con posti di terapia intensiva post-operatoria; in più,
le apparecchiature sono collocate su pannelli pensili per assicurare
massima pulizia e sterilità degli ambienti. Ed ecco la beffa: la
pioggia può mettere fuori uso questo gioiello tecnologico,
comprometterne la sterilità e la sicurezza, fino al punto di bloccare
le attività sebbene con disagi ridotti grazie alla prontezza di
intervento di Di Mauro e di tutto il personale ospedaliero. È un fatto,
però, che con i primi temporali sono ricomparsi secchi d’acqua
all’interno del San Paolo.