Napoli, discussioni tra assessori
Il sindaco Iervolino smussa. «È solo una coda polemica, nessuna
rottura. Sono due giovani. Hanno un futuro». Il vicesindaco Santangelo
spiega che non è il caso di litigare in giunta. «Specie ora che siamo
in campagna elettorale».
Ma gli assessori Oddati e Realfonzo sono
arrivati a un bivio. «Nei prossimi due anni avremo bisogno di lavorare
in serenità. Se il sindaco ritiene che ci possa essere una convivenza,
bene, altrimenti dirà a me o a lui di prendere un´altra strada»,
l´amarezza di Nicola Oddati, dopo gli attacchi del collega sui tagli al
San Carlo.
Attacchi a lui e alla Regione. Parole che non sono
piaciute neppure a Santa Lucia. Antonio Valiante si fa sentire: «Quelle
parole stupiscono. Nessuno di noi si aspettava un ringraziamento, ma
ricevere gratuite osservazioni è francamente troppo». Corregge i conti:
«Per il 2009 sul fronte del welfare abbiamo stanziato oltre 50 milioni.
Altri 200 sono destinati al recupero del centro storico». Accenno di
non poco conto. L´incontro sui fondi aggiuntivi per il centro storico è
fissato per lunedì. L´irritazione è forte. L´incidente diplomatico è
sventato da Santangelo. Parole tutt´altro che neutrali: «Oddati ha
fatto tutto quanto in suo potere per la positiva conclusione della
manovra di bilancio, così come la Regione ha contribuito con forza a
far quadrare i conti. Dire il contrario è superficiale e ingiusto».
Realfonzo
è all´angolo. Ieri mattina ha disertato l´appuntamento al teatro antico
romano di Neapolis, dove c´era la giunta. Se si fosse presentato,
avrebbe incrociato le fauci aperte di Oddati, furioso alla sua maniera,
tra metafore, citazioni e ironia, per l´accusa di scarsa dimestichezza
tra i numeri. Proprio ora che ha tra le mani “L´ultimo teorema di
Fermat”, appassionante ricostruzione di Simon Singh su una ricerca
matematica durata oltre 300 anni. «Un libro in cui si dimostra che è
impossibile trovare un numero intero di cretini quanto più cresce
l´esponente. Io perso tra i numeri… Se dice una cosa del genere, non
posso non rispondergli. Ci sono teoremi che lui neppure conosce. Ha
dimostrato inesperienza in aula. Queste parole sono un maldestro
tentativo per coprire gli errori: prima annunciò che non avrebbe
aumentato la Tarsu e l´ha fatto; poi che avrebbe tagliato i cda e non
ha potuto. Senza i suoi dirigenti, non credo che se la sarebbe cavata.
Ci vuole pazienza coi neofiti, ma a volte devono imparare che il
silenzio è più produttivo. Il sindaco giudichi se uno è di troppo». Il
consigliere Nicodemo si chiede a chi giovano le accuse di Realfonzo. E
come se non bastasse, Emilio Montemarano chiede le dimissioni
dell´assessore Scotti per «l´incapacità mostrata nell´assurda e
inconcepibile gestione della polizia municipale del comandante
Sementa».