Napoli, domani stop alle auto contro lo smog tutta la città sarà ztl
fronteggiare l’emergenza smog, Napoli si trasforma in una grande zona a
traffico limitato. Domani mattina, dalle 7,30 alle 11,30, i 117
chilometri quadrati del territorio cittadino saranno infatti vietati
alle auto inquinanti (escluse la Tangenziale e i raccordi autostradali
Napoli-Roma e Napoli-Salerno).
Potranno circolare solo i veicoli euro 4, quelli alimentati a Gpl e
metano nonché i ciclomotori euro 2 ed euro 3; è inoltre consentita la
circolazione delle auto euro 2 ed euro 3 dei titolari di attestato di
qualificazione energetica. Via libera, infine, ai veicoli normalmente
derogati in questo tipo di ordinanza e al sistema del «car pooling» che
consentirà la circolazione anche alle macchine euro 2 ed euro 3 ma con
almeno tre persone a bordo.
L’ordinanza, firmata sia dall’assessore alla Mobilità Agostino Nuzzolo
che da quello all’Ambiente Rino Nasti, è in via sperimentale e sarà
valida una volta a settimana fino al mese prossimo. Il giorno prescelto
è il mercoledì (fa eccezione, per motivi tecnici, solo il primo
appuntamento, in programma di giovedì): la grande Ztl, dunque, sarà in
vigore con gli stessi orari il 16 e il 30 dicembre nonché 13, 20 e 27
gennaio. L’incognita principale riguarderà, però, il pieno rispetto del
provvedimento: vista l’estensione della Ztl, saranno infatti necessari
più controlli e di conseguenza più vigili urbani dedicati al servizio.
Forze di cui attualmente il comandante Luigi Sementa non può disporre.
L’altro nodo riguarda le difficoltà dei cittadini a spostarsi e
raggiungere il luogo di lavoro perché spesso i mezzi pubblici risultano
insufficienti. Un problema oggettivo che a volte spinge i napoletani ad
aggirare il divieto.
Perché, dunque, questa scelta drastica? Può aver pesato in qualche modo
l’inchiesta della Procura? «Il provvedimento è scaturito dalla
considerazione che il limite massimo di 35 giorni di sforamenti
consentiti per le polveri sottili è stato abbondantemente superato e
che tale limite dall’inizio del 2010 è ridotto a soli 7 giorni –
risponde Nasti – Si prospettano, pertanto, dispositivi di emergenza e
azioni programmate». Secondo Nuzzolo «il piano rientra in una
complessiva e articolata strategia del Comune per ridurre
progressivamente l’impiego dell’auto privata. Ormai nelle città la
macchina va utilizzata solo se strettamente necessario, lo hanno
compreso anche gli americani. L’alternativa è il trasporto collettivo».
«È chiaro – aggiunge – che a questi sforzi per cercare di orientare gli
automobilisti all’uso dei mezzi pubblici e dei taxi devono
corrispondere adeguati finanziamenti da parte dello Stato altrimenti il
problema dell’inquinamento non potrà essere risolto». La sfida, insiste
l’assessore alla Mobilità, è innanzitutto culturale: «Come oggi non si
può fumare al cinema, domani sarà imbarazzante raggiungere la city con
la propria macchina». La Ztl rientra fra le iniziative programmate
dall’amministrazione; il passo successivo sarà vietare l’accesso in
centro ai camion inquinanti.
Sul sito www.comune.napoli.it
è possibile iscriversi a un servizio di newsletter gratuito per
ricevere via mail tutte le informazioni relative ai divieti. «Ai
napoletani chiediamo un sacrificio di altri due anni – conclude Nuzzolo
– Poi il 90% della rete di metropolitana entrerà in funzione e sarà
tutto più semplice. Anche la politica dei parcheggi sta producendo
risultati incoraggianti: a tal proposito stiamo valutando la
possibilità di realizzare un garage sotterraneo in piazza Matteotti. I
vigili urbani che verranno assunti, infine, potrebbero essere preparati
e dedicati al traffico, sul modello di Madrid».
Peraltro, fa sapere il Comune, i recenti provvedimenti per il contrasto
allo smog hanno spinto i cittadini a intervenire sulle proprie auto per
renderle meno inquinanti: i dati diffusi dal consorzio nazionale Ecogas
dimostrano che Napoli ha superato Roma per il numero di vetture a gas e
metano (11.211 pratiche attive al 13 ottobre scorso).
In questo modo, secondo i dati elaborati dall’Anea, saranno evitate in
un anno emissioni per 750 tonnellate annue di monossido di carbonio, 3
tonnellate di benzene e 40 tonnellate di ossidi di azoto.