Napoli e provincia, «primato» di scuole e ospedali a rischio sismico e idrogeologico
In Italia ci sono 21mila scuole a elevato rischio sismico. La maggior parte di queste, ben 1.651, sono in provincia di Napoli.
Il dato allarmante è il risultato di un censimento svolto dal Cresme per conto di Dexia Crediop, pubblicato oggi su Il Sole 24 ore.
Altissimo è il numero degli edifici scolastici a rischio terremoto nel
Napoletano, contro i 944 di Cosenza, gli 870 di Salerno, gli 866 di
Catania e i 794 di Palermo; la superficie che andrebbe monitorata è di
almeno 40 milioni di metri quadrati in tutto il Paese.
Non solo: la provincia partenopea ha un triste primato anche
sul rischio idrogeologico: 354 le scuole da monitorare contro le 203 di
Torino, le 174 di Caserta, le 159 di Salerno, le 98 di Lucca, le 94 di
Roma. Il Cresme ha svolto la stessa operazione per gli ospedali. E
anche in questo caso il «record» spetta a Napoli e dintorni con 33
strutture a rischio sismico e 7 a rischio idrogeologico; in italia gli
ospedali in pericolo sono complessivamente 507.
La ricerca del Cresme ha incrociato i dati della localizzazione delle scuole con
le mappe sismiche della Protezione civile e quelle del rischio
idrogeologico. Sulla mappatura del Cresme stanno lavorando i ministeri
dell’Istruzione e delle Infrastrutture dopo l’assegnazione delle
risorse da parte del Cipe nello scorso mese di luglio.