Napoli, ecco numeri e reparti dell’Ospedale del Mare
NAPOLI (20 dicembre) – Prende forma
l’Ospedale del Mare. Procedono i lavori, l’inaugurazione è prevista nel
primo semestre del 2012. E gli esperti della Regione, questa è la
novità, licenziano il progetto che definisce esattamente quali reparti,
con quanti posti letto e quali indirizzi specialistici, saranno
attivati all’interno della cittadella ospedaliera. «La grande opera
rientra così nella rete ospedaliera che stiamo ridisegnando e che sarà
pronta tra qualche mese», afferma l’assessore regionale alla Sanità
Mario Santangelo.
Nella struttura in costruzione a Ponticelli rimane invariato il numero
totale di posti: 450. Ma nella definizione della attività non mancano
le sorprese. Ne esce potenziata l’assistenza per gli ammalati colpiti
da patologie acute. Più spazio agli interventi d’emergenza, «ma il
tentativo è quello di evitare reparti fotocopia, già presenti in altre
strutture. È quindi stato escluso un reparto di cardiochirurgia», fa
notare Lia Bertoli, direttore dell’Arsan, l’Agenzia regionale della
sanità che si è occupata di dare l’ok decisivo al progetto. «Abbiamo
lavorato sempre incrociando le dita perché ogni cosa poteva diventare
un intoppo», aggiunge Bertoli.
Sui lavori pesa anche un’inchiesta giudiziaria, conclusa nella fase
delle indagini preliminari in ottobre scorso. Dopo lo scossone dalla
Procura e uno stop ai lavori, per seguire l’iter dell’opera, la Regione
ha nominato un commissario ad acta, l’ingegnere Ciro Verdoliva. «Il
procedimento è molto complesso anche per i numeri in gioco – afferma
Verdoliva – L’ospedale occupa un’area di 85mila metri quadrati, la
realizzazione è in concessione, cioè costruzione “chiavi in mano” e
gestione dei servizi non sanitari per venticinque anni, il volume
d’affari supera il miliardo. Tutte le attività comunque si stanno
svolgendo in piena sintonia. E la definizione dei reparti è un
passaggio decisivo».
Nel dettaglio, restano fuori dall’Ospedale del Mare odontoiatria e
stomatologia; mentre compaiono, per la prima volta in una struttura
pubblica della Campania, un’unità spinale e una di riabilitazione per
gravi traumi cranico-encefalici. New entry, se si mettono a confronto
il nuovo e il vecchio piano di divisione dei reparti, anche
l’oncologia, il bleeding center, cioè una struttura specializzata nel
trattamento di sindromi gastroenterologiche acute, il reparto di
nefrologia e dialisi, il servizio psichiatrico di diagnosi e cura e
altri servizi.
Sono 362 i posti letto ordinari, 63 quelli di terapia intensiva, più 15
in day surgery e 10 in day hospital. Cinque i dipartimenti. Il primo
dedicato all’emergenza, 90 posti. E qui sono accorpati la chirurgia
d’urgenza e la chirurgia toracica (nel bando, le due unità erano
indicate separatamente e ciascuna aveva 12 posti). Introdotte la
chirurgia maxillofacciale e la chirurgia vascolare.
Il secondo dipartimento è ad indirizzo cardiovascolare: e dà spazio
all’attività interventistica con il laboratorio di emodinamica per lo
studio delle coronarie e del sistema vascolare arterioso e l’immediato
trattamento delle occlusioni poche ore dopo il ricovero.
Una novità è appunto la realizzazione di un’unità spinale all’interno
del dipartimento delle neuroscienze e alta specialità
neuroriabilitativa. Va a colmare un vuoto nell’assistenza alle persone
colpite da lesioni al midollo, oggi costrette a viaggi della speranza
alla ricerca di cure. Il dipartimento, con 65 posti, accoglie anche la
neurologia e stroke unit per diagnosi e cura dell’ictus cerebrale in
fase acuta.
Ha invece il maggior numero di posti, 160, il dipartimento di scienze
mediche e chirurgiche. Sono però ridotti i letti in chururgia generale
e in medicina generale, potenziati quelli in oculistica e otorino; 15
posti al bleeding center, 12 alla nefrologia e dialisi, 8 al servizio
psichiatrico. Infine, nel dipartimento materno infantile, con 105 posti
in totale, salgono a 48 i letti in ostetricia e ginecologia (in
origine, ne erano previsti 24).