Napoli Equitalia. Il reportage | Un giorno in fila con gli evasori. “Un miliardo di tasse a rate”
Il vetro blindato è molto spesso, di quelli indistruttibili, a prova di proiettile. I cassieri lavorano senza sosta, testa bassa e mani svelte, sbrigando una pratica dopo l’altra. Accanto a loro il responsabile si sposta rapido tra le scrivanie, li consiglia e, quando l’atmosfera si surriscalda, interviene immediatamente. Siamo nell’ufficio di Equitalia in via San Gennaro al Vomero, che ieri ha aperto le porte al Mattino. È la prima volta in Italia.
Siamo qui, dall’altra parte della barricata, dove puoi vedere davvero tutto. Scopri così i volti seri e cupi di chi ha appena ricevuto una cartella esattoriale e sa che bisogna fare i conti, che è arrivato il momento di pagare. Guardi negli occhi un’anziana, sul viso dolce i segni del tempo che passa, inesorabile.
E ti accorgi quanto le costi consegnare quei soldi al cassiere: prima una banconota da 50 euro, custodita gelosamente nella borsetta; poi una seconda e una terza, tenute ancora per qualche istante tra le mani. Dall’altra parte l’impiegato le raccoglie con cura. Ringrazia, sorride, cerca di sdrammatizzare. Sono i piccoli gesti che si ripetono ogni giorno. Continuamente. È il turno di due giovani, di poche parole. C’è da rateizzare un debito.
L’impiegato inserisce i dati e sul computer appare un lungo elenco di cifre. Corrispondono a tributi mai pagati: contravvenzioni stradali, bollo auto, tassa sui rifiuti. Il totale è da brividi: 170mila euro. Il cassiere spiega con calma la situazione, gli utenti ascoltano con rassegnazione. È una procedura lunga, che va avanti per circa mezz’ora. Nel frattempo gli altri sportelli accelerano mentre l’ampio salone si riempie sempre di più.
Fonte: www.ilmattino.it